Prendeva la pensione sociale e se ne stava in Brasile, a 90 anni gli sequestrano soldi e case
Da circa 13 anni prendeva la pensione dell’Inps ma viveva stabilmente sotto il caldo sole del Brasile. Protagonista un 90enne calabrese, originario della provincia di Cosenza, che negli anni Cinquanta si era trasferito nel paese Sud Americano proprio per beneficare dell’assegno dichiarando la sua residenza anagrafica a San Cesareo (in provincia di Roma).
L’assegno sociale, però, è un “aiuto” di carattere “assistenziale” che spetta, tra gli altri, ai cittadini che siano italiani, che abbiano compiuto i 65 anni e che versino in situazioni economiche disagiate ma a condizione che siano residenti ed effettivamente dimoranti nel nostro Paese.
Dalle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati, e grazie anche alle informazioni ricevuta da varie compagnie aeree, è emerso invece che l’arzillo vecchietto, quasi novantenne, facesse ritorno in Italia solo per brevi periodi ed esclusivamente per incassare l’assegno sociale.
In totale gli investigatori hanno quantificato che avrebbe così percepito, illecitamente, oltre 90 mila euro.
Inevitabile per l’uomo la denuncia all’Autorità Giudiziaria di Tivoli con la contestazione del reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Inoltre è partita la segnalazione all’Inps affinché gli sospenda l’erogazione.
In base agli elementi raccolti dai militari, la Procura di Tivoli ha richiesto e ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo del denaro che il 90enne aveva sui suoi conti correnti e di alcuni immobili in Calabria.