Cane trucidato a Sangineto, associazioni gli dedicano una statua: per non dimenticare
Una statua dedicata ad Angelo, il cane barbaramente torturato e poi ucciso, alcuni mesi fa, a Sangineto, da un gruppo di quattro ragazzi che ne avevano poi pubblicato le immagini sui social network, provocando l’indignazione di molte persone.
I responsabili, identificati, erano stati condannati un anno fa a 16 mesi di carcere, pena sospesa subordinata a sei mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni a tutela degli animali (LEGGI).
La decisione di dedicare una statua ad Angelo, arriva da Rinaldo Sidoli, responsabile nazionale delle iniziative speciali della Leidaa, la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ne ha annunciato l’inaugurazione a Montepaone, in piazza Cesare Pirrò.
“La storia di Angelo – spiega Sidoli dal suo profilo social - non deve essere dimenticata, deve continuare a vivere nei cuori di tutte le persone e diventare il simbolo per il rispetto della vita. Angelo – prosegue - è morto in cerca di una carezza, senza fare un gemito, in silenzio mentre veniva impiccato e preso a mazzate, chiedeva un po' di pietà ai suoi quattro carnefici, scodinzolando”.
“Questa giornata – conclude Sidoli - sia un momento per richiedere di punire con maggiore severità reati come l’uccisione di animali e il maltrattamento, specialmente quando sono accompagnati da crudeltà, efferatezza e compiacimento”.
Il responsabile della Leidaa ha voluto infine ringraziare le associazioni Be Positive Factory e Sos Quattro Zampe per la realizzazione del monumento definito “di speranza contro un mondo perverso e violento”, un’iniziativa che serve “ad educare e sensibilizzare le coscienze contro simili crimini”.