Protesta a Sangineto per il cane Angelo, indagati 21 manifestanti
Il Pubblico Ministero Anna Chiara Fasano, della Procura di Paola, ha emesso ieri l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e la comunicazione della nomina del difensore d’Ufficio, a carico di 21 persone che sono state denunciate per aver bloccato, per circa un’ora, la statale 18, all’altezza del bivio di Sangineto-Bonifati, durante una protesta scaturita nel corso della manifestazione che, nel novembre scorso, venne organizzata dal Noipa, Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, e dal Partito Animalista Europeo, contro la barbara uccisione del cane “Angelo” avvenuta alcuni mesi prima a Sangineto da parte di quattro giovani.
La manifestazione nazionale si era svolta esattamente il 26 novembre scorso e l’evento era stato pubblicizzato dagli organizzatori lungo il centro abitato di Sangineto, paese la cui conformazione orografica ed il sistema viario particolarmente stretto e tortuoso non garantivano però il rispetto dei canoni dell’ordine e sicurezza pubblica.
Per questo, il Questore di Cosenza, Luigi Liguori, aveva allora imposto alcune prescrizioni agli organizzatori, invitandoli a comunicare un percorso alternativo e la manifestazione si svolse in località Marina del comune cosentino.
Verso le 11.30 di quel giorno, però, circa mille manifestanti, provenienti da diverse località dell’Italia, nell’apprendere che il corteo non avrebbe raggiunto il centro del paese, avevano protestato, minacciando di forzare l’eventuale sbarramento delle Forze di Polizia per giungervi autonomamente. Qualche ora dopo, intorno alle quattro del pomeriggio, circa 300 manifestanti, dissociatisi dal gruppo e che intendeva raggiungere a tutti i costi il centro di Sangineto, insieme a quelli del posto, al sindaco ed al parroco, aveva deciso di formare un corteo e percorrere le vie secondo le prescrizioni del questore. Gli altri, con in testa gli organizzatori, invece, si erano avviati verso la Statale 18, con l’intento di attraversarla e raggiungere la meta prefissata.
Gli agenti formarono uno sbarramento affinché non si creassero situazioni di pericolo sia per gli stessi manifestanti che per la viabilità stradale ma, nonostante ciò, alcune decine di persone avevano iniziato a spintonare i poliziotti con l’intento di sfondare il cordone, oltrepassare la vicina Statale e raggiungere il paese.
Il loro tentativo dapprima era stato contenuto con non poche difficoltà ma, dopo alcuni minuti, i manifestanti, sfruttando gli spazi laterali, avevano iniziato a correre per le campagne, attraversando pericolosamente la Statale, sulla quale al momento transitavano diversi automezzi, per poi incamminarsi verso Sangineto.
Azione bloccata dalla Polizia che predispose uno sbarramento: dopo alcuni vani tentativi di sfondare il blocco, i manifestanti avevano così occupato per protesta la Ss 18, altezza del bivio di Sangineto-Bonifati, bloccando anche la viabilità per circa un’ora.
In seguito a questa scelta, la polizia aveva dovuto pertanto provvedere all’identificazione degli autori del blocco, ed al termine delle attività investigative svolte dalla Digos aveva individuato 21 persone nei confronti delle quali scattò una sanzione amministrativa (che va da oltre 2500 euro fino a più di 10 mila euro) e la denuncia.