Inarsid a confronto con la senatrice Corrado: presentate criticità professionali
Lunedì scorso la Senatrice Margherita Corrado ed il consigliere comunale Ilario Sorgiovanni del M5S hanno incontrato i membri dell’Inarsid capeggiata da Domenica De Miglio, nella sede crotonese delle rappresentanze sindacali.
L’ingegner De Miglio, ringraziando le personalità politiche presenti per la disponibilità dimostrata, ha spiegato che “uno dei principi ispiratori dell’associazione sindacale, da poco presente anche sul territorio crotonese, è quello della tutela di Architetti ed Ingegneri liberi professionisti”.
L’ingegnere Federico ha sottolineato come “l’esercizio della libera professione in una Regione, come la nostra, sia caratterizzato da scarsa programmazione di opere pubbliche e carente attitudine alla gestione di programmi complessi ed alla gestione e rendicontazione di risorse Comunitarie; la mistione di incarichi tra liberi professionisti, docenti universitari, docenti in scuole di ogni ordine e grado e classe impiegatizia, che ingenera stati di tensione che si ripercuotono sia sui rapporti professionali che sociali; le norme ed i balzelli ai quali questa categoria è sottoposta in modo più stringente rispetto agli altri gruppi professionali che, al contrario, godono di esoneri e privilegi: il tutto a discapito della corretta concorrenza nella partecipazione a bandi pubblici”.
È stato esposto poi come “ad esasperare questo quadro si aggiunge che, tra le categorie citate, i liberi professionisti sono quelli più penalizzati, dato che non usufruiscono di alcun paracadute sociale, che invece si renderebbe necessario, se si pensa che, nel nostro territorio, il reddito lordo pro capite nel 2016 è stato in media di circa 12.500 euro per gli ingegneri e di 9.500 euro per gli architetti (dati Inarcassa): dati molto eloquenti sulla condizione di crisi di un’arte che fino a qualche anno fa era il pilastro dell’economia nazionale”.
L’architetto Caccavaro ha parlato di sicurezza sui luoghi di lavoro, ricordando con rammarico il tragico episodio occorso poco tempo fa in un cantiere di Crotone, dove hanno perso la vita due giovani operai addetti alle operazioni di scavo in prossimità di un muro di sostegno.
“La sicurezza - ha ribadito Caccavaro - non si fa solo attraverso l’aggiornamento, ma è una specializzazione che deve coinvolgere sia la manodopera che gli addetti ai controlli, per ricercare quella giusta armonia ed attenzione che il lavoro sui cantieri esige. Bisogna quindi ripensare il concetto di sicurezza: essa non può essere repressione ma armonizzazione di intenti e deve essere coordinata da chi sui cantieri è costantemente presente ed a stretto contatto con le maestranze.”
L’ingegner Nocita, delegato per Inarsind al tavolo Regionale sismica, è intervenuto invece sulle “difficoltà che i liberi professionisti ingegneri ed architetti incontrano quotidianamente nell’utilizzo di una procedura (sismica) poco chiara, che mette in ginocchio una Regione già in difficoltà organizzativa e poco disposta all’ascolto delle esigenze dei tecnici”.
Altra criticità rilevata dall’ingegner De Miglio è stata il regime vincolistico e “l’eccessiva burocrazia di questa parte di Regione che non riesce ad utilizzare risorse e mettere a sistema l’attività imprenditoriale e progettuale; secondo l’ingegner va fatto uno sforzo da parte di tutti per rendere tali vincoli una risorsa e semplificare le procedure di predisposizione di pareri che, allo stato, rallentano i processi di sviluppo”.
Altri partecipanti al dibattito sono stati l’ingegner Mano che ha ribadito “la disparità di ruolo nella libera professione”, l’architetto Renzo che ha sottolineato “la necessità di una maggiore partecipazione dei liberi professionisti ai temi dell’urbanistica” e l’ingegner Greco che auspica “la necessità di cambiare l’atteggiamento mentale con cui si pensa al ruolo di libero professionista”.
In chiusura l’ingegner Sorgiovanni ha auspicato che i “liberi professionisti cambino atteggiamento nei riguardi della politica, per avere un ruolo propositivo e non asservito ad interessi particolari, nella logica di una ritrovata dignità e competenza professionale propedeutica ad una progettazione urbana e territoriale di qualità”.
Sulla stessa linea, la Senatrice Corrado che, complimentatasi con Inarsind per i qualificati interventi dei suoi componenti, ha sollecitato i professionisti ad “una maggiore assunzione di responsabilità, per invertire la tendenza ed essere loro stessi ad educare ed indirizzare i committenti, pubblici o privati, verso una nuova linea di gestione del territorio in un’ottica di tutela dell’ambiente, limitazione del consumo di suolo e riqualificazione dei fabbricati esistenti”.
“La portavoce ha infine invitato ingegneri ed architetti a “redigere documenti specifici sui temi trattati per farne oggetto di proposte in sede ministeriale, al fine di migliorare e garantire, da una parte, la qualità professionale e affrontare, dall’altra, le criticità rappresentate”.
Inarsind, sulla base di tali presupposti ed in sinergia con il Consiglio Direttivo Nazionale, avrà cura di raccogliere le idee, che costituiranno un dossier da consegnare alla senatrice Corrado.