Sindacati: “ombre su Villa Aurora, che fine ha fatto il bando per l’appalto?”
“Dopo essere riusciti con l’ammissione al Concordato Preventivo, a separare la parte debitoria dell'Azienda da quella sana e produttiva, a continuare ad offrire un'attività sanitaria di buon livello, a riallineare, quasi interamente, le retribuzioni dei lavoratori, a confermare il budget aziendale per il 2018, non resta che completare urgentemente l'iter procedurale, con la pubblicazione di un Bando di evidenza pubblica per individuare un nuovo soggetto imprenditore che con il proprio investimento economico e con un piano sanitario rilanci definitivamente la Casa di Cura”.
“Durante quest'anno di Amministrazione Giudiziaria, grazie al proficuo ed eccellente lavoro svolto dalle Maria Concetta Tripodi ed Adriana Siclari e dal Liquidatore Carmelo Gangemi, ai sacrifici e all'impegno personale e professionale profuso in Azienda da tutti i lavoratori, al fattivo interessamento delle Istituzioni, quali il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il Commissario ad acta per la Sanità calabrese, Massimo Scura, il Commissario Asp di Reggio Calabria, Giacomino Brancati sembrava essere stato scongiurato il fallimento della Casa di Cura Villa Aurora”.
Ad esporre la situazione sono le Rappresentanze Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl E Cimop riguardo al “recupero di un’eccellenza sanitaria per la città di Reggio, che purtroppo, nell'ultimo mese, dopo la nomina a Commissario Giudiziale di Alessandra de Simone Saccà, sembra essersi arenata”.
“La sensazione, universalmente diffusa tra i lavoratori – asseriscono le sigle - è che qualcosa, di cui si ignorano le ragioni, possa essere intervenuto, improvvisamente, come elemento ostativo, a rallentare o, peggio a bloccare, un iter sul quale tutti hanno riposto grandi speranze, riportando, così l'azienda alla casella di partenza, ovvero al fallimento”.
“In data odierna, - prosegue la nota - questa spiacevole sensazione è stata confermata ed accentuata dal rinvio pretestuoso da parte del Commissario Giudiziale, de Simone Saccà, dell'incontro richiesto al fine di avere la certezza dell’immediata pubblicazione del bando di evidenza pubblica e che lo stesso contenga tutte le garanzie per la salvaguardia della forza lavoro”.
“Ci vediamo costretti, a questo punto – conclude la nota - a coinvolgere nuovamente nella vicenda le Istituzioni Pubbliche che sono state al fianco della Struttura, impegnandosi per la sua salvaguardia e scongiurandone, fino ad ora, il fallimento, affinché si faccia piena luce sullo stato della situazione”.