Quando la matematica influenza le nostre scelte: il calcolo delle probabilità nella vita di tutti i giorni
Portare o non portare l'ombrello? Andare o no a fare quel tanto atteso pic nic in montagna? Avete mai pensato a quante volte le nostre scelte quotidiane si basino su calcoli delle probabilità più o meno precisi? In genere siamo portati a pensare che la matematica sia un mondo astratto e lontano dalla nostra vita di tutti i giorni, ma non è così.
La scienza dei numeri, tanto odiata e bistrattata nell'età degli studi, è infatti forse una delle nostre compagne di vita più assidue e vicine alle azioni che compiamo tutti i giorni, anche se talvolta ce ne dimentichiamo. In quasi tutte le nostre attività giornaliere i numeri la fanno da padrone: andiamo a fare la spesa e ci ritroviamo a fare calcoli e proporzioni per scoprire i prodotti più convenienti e gli sconti migliori; cuciniamo e abbiamo la necessità di dosare in maniera certosina gli ingredienti; organizziamo i nostri appuntamenti e dobbiamo incastrare tempi e orari nel modo giusto per far coincidere ogni cosa.
È evidente che anche chi avrebbe voluto usare i libri di matematica per il falò di fine anno, alla fine si ritroverà a giocare con i numeri, a sommarli, sottrarli, dividerli e moltiplicarli, finché non sarà giunto alla soluzione del problema del momento. Conoscere le diverse sfaccettature della materia può dunque essere al tempo stesso utile e affascinante, per comprendere appieno le nostre azioni quotidiane e imparare a gestirle al meglio.
Quando un evento, poi, è imprevedibile e incerto, ecco arrivare in nostro soccorso il calcolo delle probabilità, la branca della matematica che ci consente di osservare i fenomeni sulla base della loro possibilità di verificarsi. Ogni qualvolta ci troviamo di fronte a un ventaglio di situazioni più o meno possibili, il calcolo delle probabilità ci consente di effettuare una previsione dell'eventualità che ciascuna di questa accada.
A dirla così, può sembrare un'operazione contorta e complessa, ma in realtà anche questa disciplina trova applicazione nella vita di tutti i giorni e, spesso, ci troviamo a ragionare su casualità e probabilità senza neanche accorgercene. Lo facciamo prima di scegliere un mezzo di trasporto, per esempio, valutando la maggiore o minore probabilità di arrivare in ritardo a seconda dell'opzione, oppure quando dobbiamo prendere una decisione importante al lavoro, cercando di dare un'interpretazione dei possibili vantaggi e svantaggi di ciascuna scelta.
Il calcolo delle probabilità trova poi ampia applicazione quando si parla di giochi, dal semplice lancio della monetina a quello del dado, fino ai giochi di carte o agli scacchi. Da Galileo Galilei, con il suo trattato "Sopra le scoperte dei dadi", a Gerolamo Cardano, autore del primo vero e proprio libro sul tema del gioco, fino a Blaise Pascal, tanti sono stati i contributi nel corso dei secoli al perfezionamento della teoria delle probabilità, attraverso lo studio della casualità e delle combinazioni.
Tale disciplina, però, non avrebbe lo stesso fascino senza l'accadimento di coincidenze incredibili e improbabili, eventi assolutamente non previsti che sovvertono tutte le regole lasciando a bocca aperta esperti e non. Non a caso, sebbene l'espressione non sia scientificamente corretta, spesso parliamo di "Legge dei Grandi Numeri" per indicare la probabilità che un evento imprevisto prima o poi dovrà necessariamente accadere: in realtà, tale legge matematica afferma soltanto che, effettuando delle estrazioni numeriche, maggiori sono le ripetizioni più le frequenze relative ai vari numeri tendono a livellarsi su una stessa percentuale. Ma si sa, l'uomo è da sempre affascinato dall'irrazionalità e dal caso e a vincere spesso, più che le teorie probabilistiche, sono le superstizioni.