Agguato a Nicotera: è ancora caccia all’uomo, spunta una “lista della morte”

Vibo Valentia Cronaca
Francesco Timpano

Sarebbero almeno quattro i colpi di pistola, forse anche cinque, e tutti andati a segno: così è stato ucciso Francesco Timpano, il 45enne di Caroni di Limbadi, vittima dell’agguato compiuto nel pomeriggio di ieri (LEGGI LA NOTIZIA) sulla spiaggia del lido “Il Gabbiano”, sul lungomare di Nicotera Marina.

Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia di Tropea coordinati dalla Procura di Vibo.

A seguire il caso da vicino, però, c’è anche la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il Comando provinciale dei carabinieri ha infatti già informato Nicola Gratteri ed i suoi più stretti collaboratori.

IL MOVENTE DELL’AGGUATO

Al momento la pista più seguita dagli inquirenti è quella collegata alla strage dell’11 maggio scorso, quando il 32enne Francesco Olivieri, ora in carcere, avrebbe ammazzato a colpi di fucile Michele Valerioti e Giuseppina Mollese, a Nicotera (LEGGI LA NOTIZIA) , recandosi poi in un bar di Limbadi dove avrebbe ferito altre tre persone.

Tra queste vi vera anche uno dei fratelli di Timpano, Pantaleone. L’altro fratello, Vincenzo, si vide invece danneggiare l’automobile che parcheggiata sotto casa, nella frazione di Caroni.

I tre Timpano sarebbero stati nella cosiddetta lista della morte stilata da Olivieri che qualche giorno dopo la mattanza si costituì in carcere a Vibo (LEGGI LA NOTIZIA) raccontando al Gip di aver agito per vendicare l’omicidio di un suo fratello e che avrebbe dovuto uccidere altre persone.

La soppressione di Francesco Timpano – riferì al magistrato – sarebbe dovuta servire ad impedirgli di parlare di cose illecite con soggetti esponenti di altri ambienti criminali non meglio specificati”.

Sullo sfondo, un’altra pista non esclusa dagli investigatori sarebbe anche lo spaccio di droga nella zona tra Nicotera e Limbadi.

LA “LISTA NERA”

Un altro elemento che non è passato inosservato ai carabinieri, e che vi stanno indagando, è quello delle minacce che ha ricevuto nelle ultime settimane un medico di Nicotera, in servizio al 118, che subito dopo l’agguato compiuto al lido di Nicotera Marina è stato messo sotto stretta protezione per ragioni di sicurezza.

Potrebbe essere dunque la conferma che gli investigatori stiano seguendo una pista ben precisa e che avrebbero anche le idee chiare sul possibile movente - anche se ancora nessuno si sbilancia – oltre che sulla persona che potrebbe aver ucciso Timpano.

LA CACCIA ALL’UOMO

Nicotera, così come accaduto quel drammatico 11 maggio, sta vivendo di nuovo momenti di ansia. I militari non hanno perso tempo, però, ed è già partita la caccia al killer.

Durante la notte scorsa gli investigatori hanno ascoltato diversi testimoni ed eseguito delle perquisizioni. Visionate anche le immagini della videosorveglianza che sono presenti nella zona dell’agguato.

L’assassino ha infatti agito a volto scoperto, seguendo la vittima e poi freddandola da una distanza ravvicinata, senza preoccuparsi affatto che sul luogo del delitto vi fossero diverse persone. Dopo l’agguato è fuggito a piedi e ha fatto perdere le sue tracce.