Inquinamento, violate norme internazionali: fermata nave straniera a Gioia Tauro
Nel corso di una attività ispettiva a bordo di una unità navale estera ormeggiata all’interno del porto commerciale gioiese, effettuata nei giorni scorsi dai militari del Nucleo Port State Control della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, sono state riscontrate irregolarità che hanno portato all’emanazione di un provvedimento di fermo.
Una nave portacontenitori battente bandiera di Singapore di 300 metri di lunghezza e 109.712 tonnellate di stazza lorda, a seguito di un’approfondita ispezione effettuata dai militari, è risultata priva di un efficace sistema di trattamento dei residui inquinanti a bordo essendo dotata, in particolare, di un separatore delle acque oleose di sentina (Oil water separator) gravemente deteriorato.
Tale apparato consente di trattare, appunto mediante separazione, i colaggi presenti in sentina – ossia la parte posta più in basso nello scafo, dove si raccolgono i vari scoli e le infiltrazioni provenienti dagli apparati della sala macchine – depurandoli dagli elementi più inquinanti (olii e particelle di fuliggine e di sporcizia) attraverso un sistema di sedimentazione e filtraggio dei liquidi, che solo al termine di tale ciclo possono essere scaricati secondo rigide regole internazionali.
Dall’accertamento sono emerse ulteriori irregolarità e i militari hanno proceduto ad emettere un provvedimento di “detenzione nave” con il quale, per prevenire qualsiasi pericolo per l’ambiente e la sicurezza della navigazione, è stato vietato all’unità di riprendere il mare. Solo successivamente all’intervento dei rappresentanti del Registro di classifica sulla nave detenuta, che ha posto in essere tutte le attività necessarie alla risoluzione delle irregolarità, gli ispettori della Guardia Costiera di Gioia Tauro si sono recati nuovamente a bordo procedendo, previa verifica dell’idoneità degli interventi compiuti, a liberare la nave.