Riace, Lucano si difende: “ho celebrato solo un matrimonio e non combinato”
Si parla di matrimoni al plurale ma Mimmo Lucano, il sindaco di Riace sospeso dalla carica e arrestato nell’operazione Xenia (LEGGI) per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al termine dell’interrogatorio con il gip del Tribunale di Locri ha affermato di averne “celebrato uno solo” e di “non averlo combinato”.
“Abbiamo fatto le pubblicazioni – ha spiegato Lucano – come in tutte le cose regolari. Mi sembra una cosa assurda, c’è stato un passaggio del gip che parla di reato di umanità”.
Il primo cittadino di Riace, comune simbolo dell’accoglienza, è stato ascoltato oggi dal Gip Domenico Croce, dovendo rispondere anche di aver affidato in maniera irregolare il servizio di raccolta dei rifiuti del Comune, in cui lavorano migranti, cittadini e persone svantaggiate.
In riferimento alla questione Lucano ha sostenuto di "aver voluto fare luce sul ciclo dei rifiuti", dal momento che per il sindaco vi sarebbe una mafia che lo controlla, cosa che nelle sue intenzioni avrebbe voluto così evitare.
Il sindaco, in attesa della decisione del gip sulla scarcerazione, può tuttavia comunicare e ricevere visite. Nessuna restrizione dunque per Lucano che, dopo l'interrogatorio ha detto ai giornalisti che il gip avrebbe detto che: "Lei sindaco può ricevere, può telefonare. Non le abbiamo fatto restrizioni. Non la stiamo trattando come tutti, perchè capiamo".
Ha poi ribadito di “rispettare la Costituzione, e forse più di altri che si nascondono dietro le regole”, ha proseguito Lucano. “La prima regola della Costituzione italiana, che nasce dalla Resistenza, è avere rispetto della dignità degli esseri umani. È la prima regola. Questi esseri umani non hanno colore della pelle, o nazionalità. Sono tutti esseri umani e lo sono allo stesso modo, senza alcuna differenza”.
Lucano ha quindi affermato di aver dato in beneficenza i soldi vinti con alcuni premi a Dresda. Non ha tenuto per se neanche i soldi suoi, "li ho messi a disposizione di tutti", ha continuato Lucano. Non avrebbe accettato alcun compenso neanche dalla troupe che ha girato la fiction su Riace, "ho risposto di non volere nulla. E si sono meravigliati. Come se il mondo ruotasse intorno ai soldi. Per me funziona così. Mi sono messo a disposizione di tutti".
(ultimo aggiornamento 14:30)