CCIAA Catanzaro: commissariamento camerale, è scontro con la Regione. Depositato ricorso al Tar

Catanzaro Attualità

Si inaspriscono i toni e i legami Camera di Commercio di Catanzaro e la Regione Calabria in seguito al commissariamento camerale avvenuto nei giorni scorsi.

Il presidente della Giunta Mario Oliverio, con proprio decreto, ha infatti notificato la decisione e affidato a Giuseppe Franzè il ruolo di commissario, surriscaldando così gli animi al vertice dell’ente camerale.

Con immediata risposta, il presidente della CCIAA, Daniele Rossi, e il segretario generale, Maurizio Ferrara, sostanuti da alcuni componenti della Giunta e del Consiglio camerali, hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa che è stato depositato ricorso al Tar Calabria e saranno presentati esposti anche alla Procura della Repubblica e all'Autorità' Anticorruzione (Anac).

"L'ultimo, maldestro e giuridicamente insostenibile, tentativo della Regione Calabria di rimettere mano sulla governance della Camera di Commercio di Catanzaro e, indirettamente, sull'Unione regionale delle Camere della Calabria", ha affermato Ferrara.

Per vertici dell'ente camerale "il sospetto è che, visto il silenzio della Regione sulla questione degli organi ormai protrattosi da oltre 6 mesi e gli atti concludenti che in questo periodo hanno visto spesso fianco a fianco Regione e Camera di Commercio, la molla scatenante sia stata proprio la vicenda Unioncamere: giova sottolineare infatti - hanno ricordato Rossi e Ferrara - che l'ente catanzarese, rilevando possibili profili di illegittimità nella nomina dei vertici di Unioncamere Calabria aveva richiesto accesso agli atti e deliberato nella seduta dello scorso 9 ottobre di proporre ricorso amministrativo. Cosa che si sarebbe potuta ripetere anche per i successivi atti dell'Unione regionale. Come risolvere il problema? Eliminando gli attuali organi della Camera di Commercio di Catanzaro e nominando un commissario in linea con la strategia regionale".

Tutto questo Rossi e Ferrara lo hanno riportato nell’atto aggiungendo che: "di fatto la nomina del dottor Franzè in sostituzione del precedente commissario, Giorgio Sganga, non produce alcun effetto sull'attività' dell'ente, essendo le funzioni dello stesso Sganga terminate con l'atto di insediamento del Consiglio camerale, convocato a suo tempo dalla stessa Regione e regolarmente operativo dalla data del 28 novembre 2017".

Per Rossi e Ferrara "a fronte delle pressioni e di ogni genere di eccesso, l'ente camerale non ha solo avviato i necessari ricorsi amministrativi ma ha deciso di trasmettere tutti gli atti di questa complessa vicenda, che ormai si protrae da anni, alla Procura della Repubblica e all'Anac affinchè venga valutato se dagli atti dei vertici della Regione siano riscontrabili ipotesi di reato e comportamenti contrari all'interesse pubblico". (

Gli esponenti della Camera di Commercio di Catanzaro, restando sul piede di guerra, annunciano: "Si andrà fino in fondo sia sotto il profilo amministrativo che civile