Incidenti stradali in Calabria, Istat: cala la mortalità ma aumentano i sinistri

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Nel 2017 si sono verificati in Calabria 2.910 incidenti stradali che hanno causato la morte di 100 persone e il ferimento di altre 4.863.

Rispetto al 2016, in controtendenza con il dato nazionale, si registra un aumento dei sinistri (+2,1%) e una diminuzione del numero di vittime della strada (-14,5%).

È quanto emerge dalle statistiche diffuse dall'Istat. L’istituto fa sapere anche che tra il 2016 e il 2017 l'indice di lesività degli incidenti stradali, sempre in Calabria, è diminuito lievemente: da circa 171 feriti ogni 100 incidenti a poco più di 167; l'indice di mortalità si riduce invece da 4,1 a 3,4 decessi ogni 100 incidenti.

L'incidentalità resta alta lungo la zona costiera, sulla Statale 18 e la Ss 106 e nei comuni capoluogo di provincia.

La pericolosità è alta anche lungo la Ss 682 (Limina), sulla Statale 280 dei Due Mari e lungo la SP 660 tra Acri e Cosenza.

L'indice di mortalità aumenta su questi stessi tratti rispetto all'anno precedente mentre diminuisce nei comuni costieri dell'alto e basso Jonio.

Il 44,7% degli incidenti, poi, è concentrato nei poli urbani; considerando anche le aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 59% del totale.

Nei comuni delle aree interne, caratterizzate da distanze superiori ai 20 minuti di percorrenza dai poli urbani, gli incidenti rappresentano il 41% del totale regionale. Nel totale dei centri il numero delle vittime à in calo del 20,8% rispetto al 2016.

Nelle aree interne le vittime diminuiscono del 9,4% si contano 10 comuni che, essendo centri di offerta di servizi, sono classificati come Polo o Polo intercomunale, dove risiede circa il 32% della popolazione.

Nelle aree di cintura ricadono 65 comuni (32% della popolazione regionale). Nelle aree interne (comuni classificati come intermedio, periferico o ultra periferico) ricadono 230 comuni (circa il 36% dei residenti nella regione).

Il numero degli incidenti è distribuito abbastanza regolarmente nell’anno, con picchi evidenti nei mesi di esodo estivo e durante le festività invernali. Tra luglio e dicembre si contano 1.592 incidenti (il 54,7% di quelli totali) in cui hanno subito lesioni 2.667 persone (54,8%) e 54 sono decedute (54%).

Circa l’80% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 21. L’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 5 e le 6 (13,5 morti ogni 100 incidenti), tra l’1 e le 2 della notte (9,1) e tra le 20 e le 21 (8,7), con valori di molto superiori alla media giornaliera (3,4).

Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 42,4% degli incidenti notturni, il 40% delle vittime e il 39,3% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 5,1 decessi ogni 100 incidenti.