Focus dell’Istat sugli incidenti stradali in Calabria: meno episodi ma più vittime
Aumentano i decessi a seguito di incidenti stradali in Calabria, in controtendenza rispetto alla media nazionale. Questo il sunto del focus pubblicato dall'Istat sugli incidenti stradali avvenuti in Calabria nel 2023, dove si riscontra un lieve calo degli incidenti complessivi (-0,2%) e dei feriti (-1,9%) a fronte per di un notevole aumento delle vittime (+47,3%).
Veniamo ai numeri: nel 2023 lungo le strade calabresi si sono verificati 2.840 incidenti stradali, che hanno provocato 4.385 feriti e 109 vittime. Nel 2022 invece erano stati censiti 2.847 incidenti con 4.470 feriti e 74 decessi. Numeri sostanzialmente stabili, seppur in controtendenza rispetto alla media nazionale, dove si registra un aumento di incidenti e feriti ed una diminuzione dei decessi.
LE PRINCIPALI CAUSE
La maggior parte degli incidenti (70,5%) avviene tra due o più veicoli, prevalentemente con scontro frontale/laterale e tamponamento. Alla base di questi episodi, nella maggior parte dei casi si riscontra la velocità troppo elevata, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza.
La restante parte dei sinistri (29,5%) è da ricollegare ad urti con veicoli fermi o in sosta, alla caduta da veicolo, allo scontro frontale con oggetti e la fuoriuscita stradale. A risultare più letali, in termini percentuali, sarebbero gli incidenti a veicolo isolato (quelli cioè che non coinvolgono altri mezzi) che hanno un tasso di mortalità del 6,4%.
A proposito di tasso di mortalità: la maggior parte dei sinistri riguarda gli uomini in ogni fascia di età, e la maggior parte delle vittime è rappresentata dai conducenti (67,9%), seguita dai passeggeri nel veicolo (20,2%) e dai pedoni (11,9%), in lieve aumento rispetto agli anni passati.
Il tasso di mortalità in Calabria resta comunque superiore alla media, essendo nel 2023 del 5,9% rispetto al 5,2% nazionale. Pur tuttavia, nell'ambito degli obiettivi internazionali di sicurezza stradale, la mortalità continua a ridursi anche in Calabria: dopo un -20,2% registrato tra il 2000 ed il 2010, gli attuali indicatori (riferiti tra il 2010 ed il 2023) oscillano tra -21% e -26%: il dato definitivo sarà noto solo nel 2030.
LE AREE MAGGIORMENTE A RISCHIO
Le aree maggiormente critiche continuano ad essere rappresentate dalle principali arterie di collegamento tra i comuni capoluogo e lungo le coste. Il maggior numero di incidenti continua a registrarsi lungo la Statale 106 (239 episodi, 15 decesi e 443 feriti nel 2023), seguiti dalla Statale 18 e dalla Statale 107. Il maggior numero di decessi, invece, si registra lungo la Statale 713 (la Trasversale delle Serre) e la Statale 682 (la Ionio-Tirreno): gli indici di mortalità sono rispettivamente di 25 e 10,8.
Nel complesso, la mortalità aumenta nelle provincie di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, mentre diminuisce in quelle di Cosenza e Crotone. La maggior parte dei sinistri (59,7%) è avvenuta in aree urbane, mentre quelli più gravi si registrano lungo le extraurbane e l'autostrada. In tutti i casi, oltre il 60% degli incidenti si verifica lungo dei rettilinei. Il costo pro capite di questi incidenti è stimato, secondo l'istat, in 300 euro per ogni calabese: parliamo di 431 milioni, il 2,4% del totale nazionale.
In ultima analisi, viene confermato che la maggior parte degli incidenti (il 46,9%) avviene nei periodi festivi, prevalentemente in estate. Più gravi, da questo punto di vista, i mesi di luglio ed agosto, dove si registra non solo il 20% di tutti i sinistri ma anche il picco di mortalità (20,2% solo nel mese di agosto).