“Quinta Bolgia”, si aggrava posizione dirigente Asp: Pugliese finisce in carcere
Aggravamento della misura nei confronti di Giuseppe Pugliese, l’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, finito agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso nell’ambito dell’inchiesta “Quinta bolgia” (LEGGI).
Il gip del capoluogo ha infatti disposto, ieri sera, il suo trasferimento in carcere. In prima istanza il giudice per le indagini preliminari aveva deciso il divieto assoluto per Pugliese di avere qualsiasi contatto con l’esterno, compresi i legali, almeno per cinque giorni, fino cioè allo svolgimento dell’interrogatorio di garanzia.
Tuttavia, da alcune intercettazioni sarebbe emerso che il Dirigente avrebbe avuto dei contatti con il suo difensore e con il fratello, che è pure avvocato, per definire la strategia difensiva. Per questo Pugliese è stato portato in carcere dalla Guardia di finanza.
Secondo l’accusa Pugliese, insieme all’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Giuseppe Perri e a Eliseo Ciccone, già responsabile del Suem 118 e ora destinato ad altro incarico, avrebbero favorito un gruppo imprenditoriale 'ndranghetistico nella fornitura del servizio sostitutivo delle ambulanze per l’ospedale di Lamezia Terme. Nell’inchiesta è stato arrestato anche l’ex parlamentare Giuseppe Galati.