Quinta Bolgia, conclusa la requisitoria: la Dda chiede 12 condanne
Sono in totale 12 le condanne chieste dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Chiara Bonfadini, al termine del dibattimento sul processo Quinta Bolgia, che ha visto coinvolti dirigenti medici ed infermieri dell'Asp di Catanzaro assieme ad imprenditori privati operanti in particolar modo nell’ospedale di Lamezia Terme.
Secondo gli inquirenti, si era costituita una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso, con il fine di imporre le attività legate ai vari clan all’interno del nosocomio. I servizi di ambulanze private e di onoranze funebri sarebbero stati imposti anche con la violenza, a danno di altri concorrenti, facendo leva sull’appartenenza alla consorteria criminale degli Iannazzo-Cannizzaro-Daponte.
Accertato inoltre un uso improprio della struttura ospedaliera del Giovanni Paolo II, dato letteralmente in uso agli uomini della consorteria, che disponevano delle chiavi dei vari reparti e dell’accesso incontrollato ai computer aziendali, oltre che alla farmacia del Pronto Soccorso ed ai macchinari riservati dell’ospedale.
Sempre secondo l’accusa, l’affidamento e la proroga del servizio ambulanze avrebbe generato un ingiusto vantaggio patrimoniale di oltre 1.3 milioni di euro, mentre gli illeciti amministrativi delle società coinvolte superano i 400 mila euro.