Inaugurazione Anno Giudiziario Reggio, Siclari: servono mezzi e risorse
«Anche quest’anno l’anno giudiziario si apre in una sede che non è quella che tutti speravano. Ancora una volta una cerimonia solenne non viene svolta nel Palazzo di Giustizia e oltre al rammarico c’è la consapevolezza che questa situazione è più volte stata posta all’attenzione del Governo anche dal sottoscritto. Le pessime notizie che giungono circa i lavori di completamento del palazzo di giustizia di Reggio Calabria impongono una immediata presa di posizione del Governo che deve intervenire per risolvere l’impasse che coinvolge anche il Comune di Reggio Calabria».
Lo afferma il senatore Marco Siclari, con riferimento alla notizia secondo cui il costruendo palazzo che dovrebbe ospitare gli uffici giudiziari potrebbe vedere un nuovo stop a causa di un contenzioso fra l’impresa aggiudicataria dell’appalto e il Comune guidato da Giuseppe Falcomatà. «Le notizie stampa parlano di ritardi notevoli da parte dell’impresa – aggiunge Siclari – che chiede una perizia di variante per aver trovato una situazione diversa rispetto a quella prospettata nelle carte».
Il senatore di Forza Italia chiede che si faccia chiarezza «sulle effettive cause che hanno portato l’impresa a rallentare totalmente l’esecuzione dei lavori ed accertare le responsabilità». Per questo chiede «un immediato intervento, da parte del Governo, volto a chiarire con l’amministrazione guidata da Falcomatà, quali siano le misure più idonee per consentire una pronta ripartenza dei lavori per poter consegnare nel più breve tempo possibile il palazzo di Giustizia alla città ed a tutti quei magistrati che ogni giorno lavorano in condizioni precarie e strutture vetuste». «Occorre essere all’avanguardia anche nei luoghi in cui si celebra la Giustizia – conclude Siclari – perché, come sostengono i magistrati, siamo la terra che deve combattere la mafia oggi più potente e non possiamo scontare ancora ritardi come quelli cui stiamo assistendo».
Siclari sollecita una risposta del Governo alla sua interrogazione perché, com’è noto, infatti, nonostante negli ultimi anni vi sia stato un intervento in tal senso, la scopertura degli organici della magistratura è ancora oggi piuttosto rilevante in tutto il distretto giudiziario reggino, con particolare riferimento a quello del capoluogo, dove la mole di processi, tanto del settore ordinario, quanto di quello “antimafia” è fra i primi in Italia.
Insieme al completamento del palazzo di giustizia, proprio il tema della carenza di magistrati e personale di cancelleria è stato al centro delle relazioni d’inizio anno giudiziario, tanto nello scorso gennaio, quanto negli anni precedenti. È per tale ragione che Siclari ha sollecitato il Governo.
«Non possiamo più vivere di emergenze, non possiamo farlo assolutamente se parliamo di Giustizia per questo sono necessarie maggiori risorse e più uomini. Il Meridione e la Calabria in particolare sono territori che hanno sete continua di Giustizia e legalità. Senza queste due linee guida, ogni sforzo, anche da parte nostra, potrebbe risultare vano. Ringrazio tutti gli attori principali della giustizia, in particolare i magistrati che nonostante un sovraccarico di lavoro al quale sono sottoposti, riescono a garantire giustizia al territorio e a continuare la lotta a testa alta contro la Ndrangheta».