‘Ndrangheta nell’astigiano, chiesto processo per 30 persone
Rinvio a giudizio per 30 persone. È questa la richiesta avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino nei confronti di 30 persone indagate nel processo scaturito dall’operazione “Barbarossa” contro la presunta locale di ‘ndrangheta di Asti (LEGGI).
L'indagine era stata condotta dai carabinieri del capoluogo piemontese e coordinata dai pm Paolo Cappelli e Stefano Castellani, e aveva messo in luce quello che fu definito come un reticolo di interessi che aveva il suo epicentro proprio ad Asti (LEGGI).
Oltre al reato di associazione mafiosa, i magistrati ipotizzano traffici di droga, estorsioni, rapine e furti ai danni di imprese astigiane. Secondo l’inchiesta, inoltre, dei presunti appartenenti alla 'ndrangheta avrebbero controllato anche la società di calcio locale, l’Asti Calcio.
L’indagine è partita nel maggio del 2015 ed ha interessato svariate province: Asti, Cuneo e marginalmente quelle di Alessandria, Torino, Milano, Savona.
In particolare i territori finiti sotto la lente sono quelli dei Asti, Costigliole D’Asti, Agliano Terme, Castelnuovo Don Bosco, Castagnito, Canelli, Isola D’asti, Mombercelli, Calosso e Alba.