Cimitero Internazionale Migranti. Corbelli (Diritti Civili): Oliverio a Tarsia
“Per proseguire e completare, già entro quest’anno, il Cimitero internazionale dei Migranti, i cui lavori, dopo una lunga, ininterrotta battaglia di Diritti Civili, sono partiti alla vigilia di Natale, serve la presenza a Tarsia e il sostegno del Presidente della Regione, Mario Oliverio, che finanzia, con l’Ente regionale, l’importante progetto umanitario (conosciuto e apprezzato a livello mondiale) e che dal 17 dicembre, purtroppo, è, come è noto, confinato a San Giovanni in Fiore, (per una vicenda a cui, sono certo, la Cassazione, tra pochi giorni, porrà fine), e che per questo di fatto è stato in questi mesi impedito di potersi recare sul cantiere per vedere da vicino l’avvio della più grande opera umanitaria legata, al dramma dell’immigrazione, che darà dignità alle vittime dei tragici naufragi”.
È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della grande opera di Civiltà, per la cui realizzazione lotta da 5 anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013. “Entro il prossimo mese, di aprile, saranno ultimati e consegnati, dalla ditta aggiudicatrice, i lavori del primo stralcio (per un importo di 220mila euro, utilizzati in parte anche per l’acquisizione dei tre terreni su cui sta sorgendo la grande opera). Servono adesso i nuovi finanziamenti già previsti. Complessivamente l’opera costerà poco più di 700mila euro. Ecco perché è importante la presenza a Tarsia del Governatore che ricordo, a causa di questa vicenda giudiziaria, non ha mai potuto (come invece avrebbe voluto e come farà, invece adesso, subito dopo la sentenza della Cassazione) recarsi al sito, sul cantiere, nemmeno il giorno, sabato 22 dicembre, dell’inizio dei lavori, continua Corbelli.
È per questo giusto e corretto che tutti, in Italia e nel mondo, siano a conoscenza di quanto sta accadendo. Anche gli Eccellentissimi Giudici della Suprema Corte non potranno non tenere conto di questo fatto e del valore universale di questa grande opera che, grazie al prezioso contributo di Oliverio, stiamo realizzando a Tarsia per consegnarla all’Umanità e alla Storia. È un’opera monumentale, apprezzata nel mondo, anche dai media del Vaticano e dai familiari (papà e zia paterna) del piccolo Alan Kurdi, a cui il Cimitero dei Migranti sarà intitolato, che hanno scritto una lettera per ringraziare, insieme a Diritti Civili, anche il Governatore calabrese e il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, che la ospita e realizza nel suo piccolo, accogliente comune.
Il Cimitero dei Migranti, sorgerà in un luogo molto bello e fortemente simbolico, su un’area di oltre 28mila mq, una Collina della Pace, immersa tra gli ulivi secolari (che resteranno intatti), di fronte al Lago e al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, e a breve distanza dall’ex Campo di Concentramento fascista più grande d’Italia, quello di Ferramonti, luogo, durante la guerra, di prigionia ma anche di grande umanità, dove nessuno degli oltre tremila internati subì mai alcuna violenza. Soprattutto per questo ho voluto che questa grande opera sorgesse a Tarsia accanto a questo ex Campo di Internamento”.