Sorgiovanni (M5S): “aumento Tari, effetti futuri a nostre spese”
Nell’ultimo Consiglio Comunale la Maggioranza, con l’astensione di due consiglieri della Minoranza, ha approvato l’aumento delle aliquote della Tari. La previsione dei costi di gestione, riportati nel piano finanziario relativo al 2019, elaborato dal Servizio Ambiente, si basa, come anche per il 2018, su un’ipotesi di raccolta differenziata (RD) pari al 25%.
“Una percentuale – spiega Ilario Sorgiovanni del M5S - che allo stato attuale è un’utopia fuori da ogni logica reale, viste le percentuali attuali (7,15%), le condizioni di servizio in cui opera l’Akrea, il ritardo degli investimenti previsti dal nuovo Piano comunale dei rifiuti, approvato a marzo 2017 ed il bando per l’acquisto in leasing degli automezzi per avviare la Raccolta Differenziata che è andato deserto. Gli effettivi costi del servizio relativo ai rifiuti urbani per il 2019 e per il 2018, ancora non rendicontato, li scopriremo realmente, a nostre spese, l’anno prossimo con un conseguente conguaglio che si rifletterà pesantemente sulle future tariffe Tari”.
“Nonostante i considerevoli aumenti di alcuni costi operativi di servizio e di gestione quali il maggior corrispettivo ad Akrea per 573.333 euro le spese di comunicazione per 134.200 euro il funzionamento dell’Ato per 64.710 euro, - avanza la nota - gli investimenti comunali netto dei finanziamenti Por-Fesr per 588.051 euro, gli arretrati per 200.000 euro, quest’anno le tariffe non subiranno incrementi sostanziali per il fatto che, a parità di produzione di rifiuti (30.000 t), le utenze considerate sono aumentate di 765 unità rispetto al 2018 ed il costo ipotizzato della tariffa di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato non è quello della tariffa regionale di 205 euro/t ma bensì di 149,62 euro/t”.
“Nel Piano finanziario 2019, stimato in 11.154.187,45 euro, risalta il maggior corrispettivo ad Akrea di 143.334 euro/ mensili, riconosciuto a partire dal mese di settembre, per svolgere la fantomatica e tanto agognata Raccolta Differenziata. Bisogna ricordare – dice ancora il consigliere - che già dall’estate 2016 il costo di tale servizio ammonta alla cifra annua di 1.215.000 euro, a carico di tutti i cittadini, senza che siano stati conseguiti i risultati previsti dal Piano Regionale. La verità è che i costi presunti del servizio sono viziati da artifici numerici che si basano su ipotesi molto ottimistiche, i cui riflessi reali si presenteranno drammaticamente nei prossimi anni”.
“Il problema – rimarca la nota - si potrà affrontare costruttivamente solo se l’Ato diventerà operativa, la Raccolta Differenziata raggiungerà almeno il 65%, l’impianto di selezione Tmb di Ponticelli sarà ottimizzato, riducendo al minimo gli scarti da conferire in una discarica pubblica da destinare ad esclusivo servizio del nostro ambito territoriale. La necessità di individuare al più presto una discarica pubblica a servizio dell’Ato è dettata anche dal fatto che l’Impianto privato della Sovreco, già più volte ampliato, riceve a tutt’oggi rifiuti di tutta la Regione ed è al limite della sua capienza, con effetti ambientali rilevanti sul centro abitato della frazione Papanice”.
E’ lo stesso Servizio Ambiente del Comune di Crotone, tra l’altro, che nella relazione sulla gestione dei Rsu e nel relativo Piano Finanziario dichiara che “nell’eventualità di esaurimento della discarica della Sovreco si renderà necessario procedere a conferire fuori Regione, con probabili, sensibili aumenti dei costi che ad oggi non è possibile preventivare’’.
“Questa amministrazione, da quando si è insediata, nasconde la testa sotto la sabbia, non ha una linea politica ed una visione strategica sullo sviluppo del territorio, persegue solo logiche utilitaristiche e pensa solo a tirare a campare”! – conclude Sorgiovanni.