Luce sull’omicidio Ruffolo, arrestati presunto mandante ed esecutore
A distanza di otto anni si sarebbe fatta luce sull’omicidio di Giuseppe Ruffolo, all’epoca dei fatti 33enne assassinato con diversi colpi d’arma da fuoco in pieno centro a Cosenza (LEGGI).
A conclusione di complesse indagini eseguire dalle Squadre Mobili del capoluogo bruzio e di Catanzaro e dallo Sco, il Servizio Centrale Operativo, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, nella tarda serata di ieri la polizia ha difatti arrestato due persone ritenute essere il mandante e l’esecutore del fatto di sangue.
Entrambe sono finite pertanto in carcere con l’accusa di omicidio, aggravato dal metodo e dall’agevolazione dell’associazione mafiosa, e di porto illegale di armi.
L’indagine è stata suffragata dal contributo delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ed avrebbe dunque permesso di ricostruire le dinamiche, che sarebbero maturate in seno al clan mafioso dei Lanzino-Patitucci, e che portarono appunto all’omicidio di Ruffolo.
L’uomo venne ammazzo intorno alle 7 e mezza della sera del 22 settembre del 2011, all’inizio di via degli Stadi a Cosenza. La vittima era a bordo della sua auto, un’Alfa Romeo Giulietta, quando qualcuno lo aveva affiancato e gli aveva esploso contro i diversi colpi mortali. Soccorso e portato in ospedale Ruffolo vi arrivò già morto.