Cassazione rigetta ricorso: in carcere i boss Diego e Francesco Mancuso
Diego e Francesco Mancuso, rispettivamente di 66 e 62 anni, ed entrambi ritenuti i boss dell’omonima e potente cosca di ‘ndrangheta del vibonese, sono stati arrestati nel pomeriggio di sabato scorso dai Carabinieri delle Stazioni di Spilinga e Limbadi.
Ad ordinane l’esecuzione è stata la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, in seguito alla decisione presa dalla Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso proposto contro la sentenza di condanna a loro carico, che risale al 2013.
Le ricerche di entrambe i fratelli, iniziate nell’immediatezza, hanno portato a rintracciare Diego Mancuso a Ricadi. Francesco, invece, dopo alcune ore che risultava irreperibile, è stato intercettato dalla Stazione locale dell'Arma nel centro cittadino di Limbadi.
I due presunti boss - che dovranno scontare sei anni di reclusione in quanto condannati, appunto, per associazione mafiosa - sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Vibo Valentia.
Appena qualche giorno fa, quanto a Diego Mancuso, sempre la Corte d’Appello di Catanzaro aveva invece accolto un altro ricorso presentato dal suo legato, annullandogli l’obbligo di soggiorno a cui era sottoposto da un anno (LEGGI): i magistrati avevano ritenuto che lo stesso avesse ormai cambiato vita, tagliando i suoi legami con il clan di Limbadi.
Le decisioni della Cassazione a carico dei fratelli sono giunte la settimana scorsa, nell’ambito maxiprocesso scaturito dall’operazione antimafia “Genesi” (LEGGI) e nel quale sono state confermate cinque delle condanne in secondo grado (LEGGI).