Le proposte dei Verdi per la Riforma del Sistema sanitario

Crotone Salute

Da anni ormai il Servizio Sanitario Nazionale è in emergenza, Sul dato di fatto riflette la Federazione dei Verdi di Crotone. “Tale problema – incalza la nota - sta assumendo dimensioni rilevanti anche a Crotone, dove, ultimo episodio, alquanto eclatante ed inquietante è la notizia dell’Asp di Crotone della momentanea chiusura del reparto di “Medicina Nucleare” dell’ospedale S. Giovanni di Dio.

“Per comprendere la gravità della vicenda è necessario fare un breve accenno: la “Medicina Nucleare” è, prima di tutto, un servizio diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica messo a disposizione della medicina generale e specialistica, in grado di fornire valide risposte a numerosi quesiti diagnostici, la Medicina Nucleare deve progredire “insieme” alle altre branche della medicina. Insomma – tuona ancora il direttivo - non possiamo continuare ad ignorare le continue soppressioni di servizi dove a pagarne le conseguenze sono sempre gli ammalati, e in particolare gli oncologici…”

“E, nella nostra città di Crotone, - prosegue la nota - sappiamo bene, ogni anno si registrano numerosi casi, di gente ammalata e costretta a migrare per potersi curare! Tutto ciò, dovuto al problema delle lunghe liste di attesa e per la carenza dei medici e infermieri negli ospedali. Meno roseo, ma, altrettanto emblematico è la gestione del Pronto soccorso, uno degli snodi principali del rapporto tra cittadino e ospedale, dove, le attese ed il sovraffollamento nei corridoi evidenziano una situazione alquanto critica, complessa e malsana”!

“A questo si auspica che la Riforma dei Pronto soccorso sia resa concreta, e, la soluzione strutturale del Decreto Calabria fattibile. Oggi, è arrivato il momento di riflettere sulla realtà che viviamo, che esula dall’articolo 32 della Costituzione Italiana: ”la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse per la collettività…va data la possibilità di utilizzare fondi per contratti diretti con cooperative di medici; servono proposte di soluzione da parte di chi gestisce quotidianamente questo servizio ed emanare una legge dove si autorizza l’impiego di medici non specializzati per i servizi che non vengono coperti da specialisti, rivedendo pertanto, le scuole di specializzazione; ma…soprattutto – closa - servono responsabilità professionale e coerenza a non perdere di vista la gestione del paziente”.