Movimento Sovranità rispedisce al mittente “inesattezze” su Hospice
Il Movimento per la Sovranità di Reggio Calabria ribalta le considerazioni di recente fornite dall’onorevole Dieni sull’Hospice di “Via delle Stelle” che secondo la deputata “non avrebbe più le carte in regola per gestire il servizio, auspicando come segno di discontinuità rispetto al passato, l’affidamento della gestione direttamente all’Asp di Reggio”.
Per la Dieni infatti “la crisi è dovuta alla mala gestio da parte della Fondazione e che a fronte di un finanziamento di 1,6 milioni di euro non è riuscita a gestire i pochi posti letto di cui dispone l’Hospice” - ma controbattono i sovranisti in realtà tutto ciò non è corretto perché si tratta di “cure palliative erogate dall’Hospice non coinvolgono solamente i 10 pazienti ricoverati nella struttura ma anche quelli del day hospice, quelli dell’ambulatorio e soprattutto i 30/40 pazienti seguiti al proprio domicilio”.
Altra piega del discorso della giovane Parlamentare che disconosce i fatti – prosegue la nota – è che negli ultimi anni sono stati assunti troppi soggetti con ruoli amministrativi ed economici. Ma questo non solo non risulta vero ma addirittura se si entra nello specifico del personale si è costretti a registrare una carenza addirittura quasi in ogni settore proprio per la particolare tipologia di servizio che offre una struttura come l’Hospice di Reggio Calabria”.
Quanto all’idea di commissariare la struttura dicono “oggi viene paventata anche dagli stessi Commissari dell’Azienda Sanitaria e che invece noi Sovranisti scongiuriamo per una serie di motivi. Quanto al rilievo che la Fondazione abbia mancato di trasparenza – noi al contrario abbiamo memoria che negli anni passati i bilanci siano stati addirittura pubblicati su un magazine – resta il fatto che comunque il controllo dei bilanci, la verifica dei requisiti e l’appropriatezza delle prestazioni siano di competenza dell’Asp e che in occasione dei sistematici ed obbligatori controlli si possa intervenire per tempo per le eventuali correzioni del caso, al pari di qualsiasi altra struttura Sanitaria privata, della città, convenzionata con il Sistema Sanitario Regionale”.
“Al di là delle polemiche politiche e di quelle che sono le normali contrapposizioni dialettiche tra le varie parti, - conclude la nota - invitiamo tutti ad una riflessione tecnica, giuridica ma anche sentimentale di questa triste vicenda e a fare quindi di tutto per trovare l’unica soluzione possibile affinché si confermi il raggiungimento dell’altissima qualità del servizio offerto dal nostro Hospice che grazie a quel personale e solo a quello, si fregia del titolo di far parte dei Lea della Sanità Reggina”.