Comissariamento Pd, i consiglieri di Crotone: “Provvedimento falso” e chiedono intervento Zingaretti
Mario Galea, Saverio Flotta e Michele Ambrosio, consiglieri comunali del Pd Crotone, esprimono “disappunto, sia per quanto riguarda il merito che per le modalità con cui esso è maturato” il al commissariamento del Partito democratico provinciale, decretato dal commissario regionale Stefano Graziano.
Per i consiglieri le ragioni espresse da Graziano sarebbero “infondate”. E per questo motivo hanno deciso di appellarsi “al segretario nazionale, Nicola Zingaretti, perché revochi immediatamente un provvedimento, falso, iniquo ed ingiusto, oltre che offensivo verso i 1360 tesserati del circolo di Crotone”.
Stando ai consiglieri non ci sarebbero elementi tali da portare al commissariamento, perché “la segretaria cittadina, Antonella Stefanizzi, ha improntato la sua azione politica sempre all'insegna della massima chiarezza condividendo tutto anche col segretario provinciale, differentemente da quanto asserito nel provvedimento e rilevato anche dal segretario provinciale Gino Murgi”.
Trasparenza che ci sarebbe stata “nell’assemblea cittadina nella quale ha detto pubblicamente che mai avrebbe dato corso ad accordi politici al Comune di Crotone”; “all'incontro col Sindaco, nel corso del quale ha evidenziato che non avevamo nessuna ambizione di entrare in giunta, tra l'altro eventualità mai prospertataci dal primo cittadino”.
E per Galea, Ambrosio e Flotta la prova della trasparenza della segretaria cittadina sarebbe stata la “nomina della nuova giunta nella quale non compaiono nomi vicini o espressione diretta o indiretta del Partito Democratico”.
Poi i consiglieri intendono “ricordare a Graziano che la città di Crotone, è il capoluogo italiano col più alto tasso di crescita per il Pd. A Crotone, siamo passati dal 9% delle politiche del 4 marzo 2018, al 22% delle europee del 26 maggio. Questo risultato è stato raggiunto solo grazie ad un'azione politica cittadina di forte coinvolgimento dei movimenti politici e delle tante associazioni presenti nel territorio (proprio quello che il segretario nazionale ha più volte detto di dover iniziare a fare)”.
Il Pd ha poi deciso di organizzare una conferenza stampa che si terrà domani, lunedì 22 luglio alle 18, nella sala della Federazione provinciale. Saranno presenti: la Segreteria Cittadina, la Segreteria Provinciale, i consiglieri comunali, i consiglieri regionali, i dirigenti locali provinciali e regionali, ed infine il Capogruppo Regionale PD Sebi Romeo.
Di seguito l’esposto della Segreteria sulla vicenda Commissariamento.
“Sgomenti e con forte rammarico abbiamo appreso l’avvio, da parte del commissario Graziano, del commissariamento del circolo cittadino di Crotone.
Le modalità utilizzate davanti ad un argomento così importante e che meritava di essere discusso nelle sedi opportune, sconvolgono l’anima di un partito costruito dal duro lavoro di dirigenti e militanti che si spendono nei territori per creare dei punti di riferimento.
Le motivazioni addotte, secondo il quale la Segretaria del partito sarebbe venuta meno alla posizione politica della direzione provinciale e locale, in vista alla crisi politica in seno all’amministrazione comunale di Crotone, risultano essere infondate.
Ribadiamo, per come più volte chiarito anche al commissario Stefano Graziano, che la posizione assunta dalla segretaria Antonella Stefanizzi è stata perfettamente in linea con quella discussa e approvata dal partito provinciale.
I fatti parlano chiaro: il PD non ha inteso fare accordi politici con la prossima Crotone ne col sindaco Pugliese. Sottolineiamo con forza, che non esistono i presupposti di commissariamento del Pd della città capoluogo in quanto, dopo la riunione a Lamezia nella quale il commissario ha rimarcato la linea già tracciata nella direzione provinciale, l’assemblea cittadina ha deciso in autonomia e con gli stessi principi, che il Pd si identificava come partito di minoranza nell’attività di governo della giunta Pugliese.
L’appello accorato è un richiamo al senso di responsabilità: non è accettabile che gli argomenti di gossip siano elementi di discussione politica. Negli ultimi due anni il partito è rimasto soffocato da logiche correntizie dove elementi di interesse personale hanno tentato di prevalere sugli interessi generali.
Oggi il Partito, in netta ripresa come testimonia il risultato delle europee, torna ad incontrarsi, discutere e ad a fare sintesi. E’ ora di dire basta a realtà territoriali feudalizzate perché per troppo tempo siamo rimasti soffocati tra il fuoco amico di guerre correntizie.
Abbiamo avviato un confronto chiaro e franco con le forze politiche e sociali presenti sui territori, perché rimaniamo fortemente convinti che sia arrivato il momento di unire le forze come più volte sottolinea della stessa segreteria nazionale.
Per quanto sopra specificato, riteniamo ingiusto il provvedimento adottato a danno di una città che paga il prezzo di una diatriba accesa ad uso e consumo di un gruppo dirigente che non si riunisce nelle sedi opportune ed utilizza come unico mezzo di comunicazione i mezzi social.
Pertanto, consapevoli che le sedi opportune rimangono i luoghi preposti, riteniamo necessario si avvii una discussione al fine di chiarire la pozione dello stesso Graziano che ha adottato un provvedimento sulla base di ricostruzione di tesi correntizie e non avallate da fatti concreti.
Si tratta di un concetto apparentemente semplice, quello “democratico”, vero pilastro dell’agire politico".