Perseguitata e picchiata dall’ex, gli installa app per geolocalizzarla: arrestato

Cosenza Cronaca
Armi e cellulare

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro sono riusciti mettere fine all’ennesima storia di violenza nei confronti di una giovane donna facendo scattare le manette nei confronti di M.I.A., un bulgaro di 40 anni.

Il mandato d’arresto è partito su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari - in seguito alla richiesta della locale Procura, coordinata dal dott. Eugenio Facciolla – poiché l’uomo è ritenuto responsabile di atti persecutori, lesioni personali, danneggiamento e possesso ingiustificato di arma bianca.

I FATTI

Nei giorni scorsi l’ex compagna dell’uomo si era portata presso la Stazione Carabinieri di Corigliano Calabro Scalo per sporgere denuncia e qui si era aperta in un racconto liberatorio con i militari.

La donna avrebbe infatti raccontato che l’uomo, non rassegnato alla fine della loro storia da cui erano nati due figli, attualmente minorenni, avesse iniziato a perseguitarla, fino ad arrivare a fare irruzione nell’abitazione dove la donna vive attualmente con il nuovo compagno.

Una volta all’interno della casa, dopo aver forzato la porta d’ingresso, l’uomo si sarebbe scagliato con un coltello a serramanico contro il compagno attuale, attingendolo con diversi fendenti, quindi si sarebbe diretto contro la donna colpendola con schiaffi e pugni sul volto, cagionando ad entrambi ferite lacero contuse.

Non soddisfatto l’uomo, il giorno successivo, avrebbe riavvicinato la donna minacciandola che le avrebbe tagliato la testa se continuava a frequentare l’attuale compagno, intimandogli di fare rientro in Bulgaria entro 3 giorni e la percuoteva nuovamente.

Sentito il racconto i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione d’iniziativa presso l’abitazione del bulgaro per trovare il coltello usato nell’aggressione ed eventuali altre armi. In effetti il coltello a serramanico è stato rinvenuto addosso all’uomo e sottoposto a sequestro penale.

L’INTENTO OMICIDA

Davanti i Carabinieri il 40enne avrebbe confermato i suoi intenti omicidiari nei confronti della ex compagna, andando a comprovare la sua indole particolarmente violenta dell’uomo senza remore neppure davanti alle Forze dell’Ordine, come sottolineato dalla stessa A.G..

I Carabinieri, inoltre, sulla base delle dichiarazioni della vittima hanno esaminato con l’ausilio di personale tecnico il suo cellulare personale, scoprendo che sullo stesso era stato fraudolentemente installato dall’uomo un dispositivo informativo per la geo-localizzazione della donna, successivamente disinstallato.

Visto il serio rischio per la sua incolumità, la vittima e i suoi figli sono statati collocati presso una casa d’accoglienza in una località protetta.

Grazie al minuzioso lavoro ed alle indagini portate avanti dai Carabinieri, l’A.G. ha emesso in pochi giorni un’ordinanza dispositiva della misura cautelare in carcere per l’uomo, ritenuta l’unica idonea per evitare la reiterazione dei reati contestati.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G.