Arrivano in Calabria il teatro di Simone Schettino e il concerto Napoli in canto
Arrivano in Calabria e in particolare a Diamante le melodie partenopee dirette da Luciani. Mentre a Soverato arriva la favola fumettistica del comico napoletano. Prosegue infatti il cartellone Dialoghi Mediterranei diretto da Marco Silani. Domani sera, ore 21, sul palco del Teatro dei Ruderi di Cirella “Napoli in Canto” con Maria Carmela Conti, Stefano e Andrea Tanzillo diretti dal maestro Paolo Luciani.
In contemporanea, al Teatro comunale di Soverato, alle ore, 21 e martedì 13 agosto (Teatro Ruderi- Diamante), ore 21, è la volta dell'esilarante Simone Schettino. Con lui sul palco Francesco Mastandrea e Annalisa Barbato. Live band con Federica Celio e i Luna Nova e le coreografie di Anna Malinconino e Naomi Bonanno con la supervisione di Fabrizio Mainini. Le musiche sono di Frank Carpentieri e la regia firmata da Vincenzo Liguori. Una sorta di favola dal sapore fumettistico ambientata in tempi moderni, dove lo spettatore verrà catapultatoin una scatola tridimensionale del tempo in cui smartphone e computer ed attuali tendenze convivono insieme a cabine telefoniche mangianastri e nostalgie del vintage.
Spetterà a lui decidere cosa eliminare senza rimpianti e soprattutto come utilizzare ciò che invece porterà con se. In un mondo globalizzato dove non esistono più punti fermi aumentano sempre di più i nostalgici di un tempo, quelli del “Si stava meglio quando si stava peggio… Non c’è più religione… I giovani di oggi non hanno più futuro”.
Ma una società che cerca di ripristinare il passato è perdente in partenza, bisogna inevitabilmente avere il coraggio di affrontare il presente con tutte le sue conseguenze, solo così possiamo trarre beneficio dai cambiamenti. Per migliorare la società dei giovani ed il loro futuro è necessario analizzare il presente dei più grandi, dove per “grandi” non si intendono esclusivamente quelli che governano ma tutti quelli che appartengono ad un’età matura. Ognuno di noi in cuor suo ha la ricetta per una società migliore, ma quanti sono disposti realmente a sacrificarsi e ad ammettere le proprie colpe per migliorarla?