Nuove adesioni per Italia Viva ad Aprigliano
“Sognamo un’Italia Viva in cui, partendo dai territori, si ritorni a discutere dei temi per troppo tempo trascurati e importanti per una ripartenza equilibrata del nostro Paese: ambiente, disoccupazione giovanile, parità di genere, questione meridionale e tanti altri. Deve ritornare, inoltre, centrale il dibattito sugli enti locali, che sono il riferimento immediato della cittadinanza, quotidianamente impegnati nell’ascoltare le esigenze della popolazione nonostante le risorse sempre più scarse”.
Così in una nota il consigliere del Comune di Aprigliano, Francesco Tarantino e il responsabile cultura GD, Francesco Palermo. È per questi motivi che siamo stimolati a fare questa scelta che, come già detto, è sofferta ma allo stesso tempo moderata e decisa. È arrivato il momento di riuscire a guardare oltre, pensando e costruendo una vera alternativa democratica, repubblicana e antifascista per questo Paese”.
“Siamo stati per quasi quattro anni dirigenti della giovanile e del PD, - affermano gli scriventi - un percorso gratificante e oneroso che non abbandoniamo con poche difficoltà. Sono stati anni di battaglie importanti nei settori più vicini ai giovani e di esperienze formative di gruppo. Tanti amici, la maggior parte, rimarranno nei Giovani Democratici e questo è sicuramente lo strappo più grande. Anni trascorsi in sezione, divenuta casa, che però oggi ha perso la sua essenza progressista, appiattita da giochi di corrente in cui per anni il “fuoco amico” ha ridotto il partito ad una banale corsa a fare conte interne e non, magari, ad affacciarsi sui reali problemi e sui temi più ambiziosi per il futuro di questo paese”.
“Tutto ciò ha fatto sì che mancasse negli anni un tanto annunciato ma mai avvenuto, rinnovamento generazionale ai vertici e nelle decisioni di partito. Con la speranza di tenere sempre viva la passione per la politica e di cercare di inglobare sempre più giovani in un campo progressista nuovo, abbiamo deciso di aderire ad un’idea di partito in cui possono trovare cittadinanza donne e uomini che vogliono dare il loro contributo guardando a un futuro vivo in cui si riesca a costruire un vero presidio di razionalità per un mondo tormentato da isterie, spinte sovraniste e dalla paura”- hanno concluso.