La ‘Ndrangheta economico-finanziaria in Lombardia: coop sfruttate per fare business, 34 indagati
Trentaquattro persone destinatarie di altrettante misure di custodia cautelare e a cui si contestano a vario titolo reati tributari e fiscali, l’estorsione e l’indebito utilizzo di carte di pagamento.
Gli inquirenti ritengono, in pratica, di aver fatto luce su un complesso sistema fraudolento che, tramite lo sfruttamento “strumentale e illecito” di numerose società cooperative - soprattutto nel settore delle pulizie - e il ricorso massivo allo strumento dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti, avrebbe assicurato degli ingenti guadagni agli indagati, alcuni dei quali ritenuti contigui alla criminalità organizzata calabrese.
Questi gli esiti del blitz scattato all’alba di stamani tra la Lombardia e la Calabria, ed eseguito insieme dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato e che ha anche portato al sequestro di beni per oltre 13 milioni di euro, comprese abitazioni riferibili ad un commercialista già tenutario delle scritture contabili di società della cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli di Gioia Tauro, nel reggino.
Gli investigatori ritengono insomma di aver scoperto un clamoroso giro di bancarotte fraudolente nel mondo delle “finte” cooperative e che coinvolgerebbe, oltre a professionisti, nomi insospettabili, anche con un passato in politica. Alcuni degli indagati principali avrebbero avuto rapporti con personaggi legati alla criminalità calabrese.
Le misure eseguite oggi prevedono il carcere per almeno per 22 persone (tra cui una che si ritiene legata a un personaggio di spicco della ‘ndrangheta e operativo nella zona di Cadorago); una dozzina, invece, quelle finite agli arresti domiciliari.
Le indagini sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano e dai Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Como e delle Compagnie di Como e Olgiate Comasco delle fiamme Gialle, sotto il coordinamento delle Procura della Repubblica lariana.
Maggiori dettagli sull’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà alle 11 presso la Procura di Como.