Omicidio Ceravolo, Nesci (M5s): “la ‘ndrangheta semina morte e porta traumi alle comunità”
«Sono passati sette anni dall’assassinio di Filippo Ceravolo, il diciannovenne di Soriano (VV) che, la sera del 25 ottobre 2012, è stato vittima di un agguato di stampo ‘ndranghetista non destinato a lui» ricorda la Deputata M5S Dalila Nesci.
«Come più volte chiarito dai magistrati che si sono occupati del caso -continua la Nesci- le indagini sull’omicidio di Filippo sono state archiviate quale “atto dovuto”, ma l’attenzione di tutti rimane sempre massima, per cui si spera che a breve possano emergere elementi che permettano di individuare i colpevoli».
«Il suo assassinio, frutto di un proiettile male indirizzato, sia ancora oggi monito per tutti noi, poiché -sottolinea la Deputata Nesci- gli effetti dell’azione ‘ndranghetista non si limitano a colpire i singoli, ma l’intera comunità. Bisogna avere consapevolezza del fatto che la paura, l’omertà e il dolore che derivano da questi episodi, segnino in maniera traumatica intere generazioni, rendano insicure le vite di tutti e di conseguenza producano impoverimento e progressivo spopolamento del territorio».
«Il mio appello -conclude la Nesci- a chi sa, perché parli, e alla magistratura, a cui va’ la mia piena fiducia, affinché sia fatta presto chiarezza su questo tragico caso per garantire giustizia a Filippo e all’intera comunità».