‘Ndrangheta: giovane ucciso per errore, indagini a tutto campo
Riunioni operative e indagini che proseguono a spron battuto e che potrebbero "dare molto presto i risultati sperati" sono al centro dell'intensa attività della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, chiamata a fare luce sul delitto del giovane Filippo Ceravolo, il 19enne vibonese ucciso per errore in un agguato mafioso lo scorso 25 ottobre. Il fascicolo relativo all'omicidio è nelle mani del sostituto procuratore di Catanzaro, Simona Rossi, che opera in costante contatto con le forze dell'ordine con le quali si susseguono le riunioni per fare il punto sugli sviluppi delle indagini.
Indagini che secondo il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, "daranno le risposte che tutti attendono su un omicidio terribile che dimostra l'efferatezza di una criminalità organizzata che non si ferma di fronte a nulla". Lombardo ha sottolineato di essere fiducioso che l'intensa attività dell'Ufficio porti presto ad una svolta, "consentendoci di ricostruire quanto è avvenuto" e di poter "rispondere adeguatamente ad un fatto gravissimo".