Svastiche e insulti al Liceo di Crotone, studenti e Dirigente: non ci lasciamo intimorire
“Vulnerabili non lo siamo mai stati, né ci faremo intimorire davanti ad un atto vandalico come quello verificatosi in questi giorni; al contrario, è proprio in queste occasioni che la rabbia di aver ricevuto un danno alla nostra casa si trasforma in forza, in brivido irrefrenabile che unisce e non lascia spazio per sentimenti rancorosi”.
Così hanno voluto commentare gli insulti e svastiche disegnati da ignoti sulle mura esterne della loro scuola, la Dirigente Scolastica Vita Ventrella e gli studenti del liceo classico Pitagora di Crotone (QUI).
Il fatto è accaduto nella notte scossa ma la preside e gli alunni hanno voluto anche puntualizzare di aver preferito non rendere questo episodio “un fenomeno mediatico proprio per prendere coscienza autonomamente di quanto accaduto ed evitare che il gesto possa essere ripetuto”.
“L’epilogo – affermano - è tutt’altro che triste perché le scritte saranno cancellate nell’arco di breve tempo; quello che ci fa riflettere però è il discorso ‘etichetta’, l’essere (in prossimità del 2020) classificati e catalogati”.
Gli studenti fanno riferimento poi a Caparezza quando scrive che “Negli anni ‘30 la modernità era la svastica” e “pertanto – affermano - ci dispiace che tanta arretratezza venga alla luce in tempi così moderni”.
“Se dovessimo guardarci alle spalle – sbottano ancora - troveremo secoli di storia, testimonianze di civiltà che hanno contribuito a creare le persone che siamo oggi. Guardando più attentamente non ammireremo soltanto celebri personaggi o opere d’arte, ma apprenderemo anche la grandezza di un edificio che non è semplicemente una costruzione, ma che dal 1926 è ancora in piedi; oggi diremmo barcolla ma non molla”.
I tentativi di infangare il nome del Liceo Classico per Dirigente e alunni possono dunque “considerarsi del tutto vani, in quanto la scuola è arricchita da valori che appartengono ad ogni singolo studente, e saranno proprio questi valori che ci accompagneranno nel nostro percorso di crescita, che certamente non necessita il confronto con la superficialità e la mediocrità. È vero, il malcontento è palpabile, ma l’ambizione che ci distingue avrà sempre la meglio sul dispiacere che ci accomuna. Il rispetto degli spazi comuni e per le persone che li abitano, deve essere alla base di ogni insegnamento, inoltre non esistono scusanti che possano giustificare una bravata come questa”.
Il monito che la presidente rivolge poi ai ragazzi non è quello di essere “spettatori della stessa realtà, ma di essere una componente dinamica di un progetto educativo improntato sulla crescita personale e collettiva”.
Quindi l’augurio che episodi simili non avvengano più e lo uno sguardo rivolto fiero “alla nostra scuola composta da studenti che si prendano cura di essa senza sminuire il risultato ottenuto dopo anni e anni di lavoro”.
Ventrella e gli studenti, infine, hanno voluto ringraziare il Sindaco di Crotone che in un comunicato stampa ha difeso l’istituto e tutti coloro che in queste ore hanno manifestato solidarietà nei loro confronti.