Svastiche al liceo, associazioni: “una festa per rilanciare scuola e antifascismo”
Lanciare una festa, al liceo classico Pitagora di Crotone, per “cancellare anche simbolicamente quelle oscenità scritte l’altra notte sui muri della scuola, perché la nostra città non porti in seno divisioni sociali che col tempo potrebbero divenire insanabili”.
È la proposta di numerose associazioni crotonesi (Anpi, Agorà Kroton, Lega Coop. Crotone, Lega Coop. Pari Opportunità Calabria, Kroton Community, Access Point Crotone Pro.Civ Arci Isola di Capo Rizzuto, Ass.Baubò, Sentinelli Crotone, Forum Terzo Settore Crotone, Ass. La Gauche, Circolo Ibis Crotone, Terra e Libertà Crotone, C.S.V. Aurora Crotone, Associazione Il Lunario, UPMed. Articolo Uno Calabria. WWF Crotone. U.D.S. Crotone. Nonostante Tutto Resistiamo. Associazione A.Maslow. Circolo Arci Gli Spalatori di Nuvole. Associazione Il Barrio, Ass.Cotroneinforma, Associazione Djiguiya, Associazione Le Cento Città, Ubi Maior Another Beach Project, Arci Crotone, Circolo Arci Culture in… movimento, Coop.Baobab, Auser Crotone, Libera Croton,e Consorzio Jobel, Anteas San Paolo) all’indomani della scoperta delle svastiche e degli insulti sulle mura esterne dell’istituto scolastico.
“Il Liceo Classico, cosi come tutte le scuole superiori del territorio, da sempre rappresentano una delle massime istituzioni culturali, fucina di civiltà e conoscenza per l’evoluzione di una terra; decidere di imbrattarne i muri va oltre la semplice “provocazione”, ma suona come un allarme sociale che deve essere neutralizzato attraverso il dialogo e la crescita culturale.
“La questione centrale, che si tratti di una “bravata” che si tratti di un’azione di un gruppo organizzato, è la gravità di quelle svastiche, che aldilà di chi siano i responsabili, non muta affatto. Scegliere di disegnare delle svastiche sui muri di una scuola, rappresenta un degrado sotto gli occhi di tutti, un degrado socio/culturale avvallato quotidianamente anche da forze politiche che oggi si trovano in Parlamento e che non hanno affatto la misura dell’antifascismo. Quell’antifascismo e quel rispetto per l’individuo di cui la Costituzione Italiana è pregna in ogni suo articolo.
“Resta dunque un avvenimento grave e un campanello d’allarme che deve suonare subito per la popolazione tutta, nessuno escluso, affinché chi trova anche soltanto pensabile scrivere e sui muri bestialità simili, comprenda la gravità del gesto. Negli ultimi anni, il nostro paese, è sempre più vittima di viltà di questo genere, dai cori razzisti negli stadi alle scritte sui muri, alle ronde per strada; per questo crediamo necessario aprire una questione in città, che non è ideologica ma sociale, partendo dalle verità storiche che il ‘900 ci ha lasciato per arrivare alla società contemporanea”.