Lamezia, conclusa l’assemblea dell’Associazione antiracket
Un'assemblea partecipata organizzata dall'Associazione lametina antiracket, ha riportato l’attenzione sul tema della legalità e trasparenza in un Comune come quello di Lamezia Terme sciolto tre volte per mafia. Oltre ai rappresentanti di Ala, erano presenti i consiglieri comunali della lista Pd e “Guarascio Sindaco”.
In apertura, Maria Teresa Morano, ha spiegato come è nata l'Associazione antiracket nel 2003, all'indomani del secondo scioglimento del Consiglio comunale per mafia. Ricordando i momenti bui e le prime adesioni, tra l'indifferenza e a paura di “aprirsi” da parte delle vittime del racket. Si è sfatato il tabù del “pizzo”. Da allora ad oggi, ha evidenziato la Morano “il clima è cambiato, grazie anche ad Ala e alle numerose operazioni delle forze dell'ordine. Ma bisogna ancora combattere contro la burocrazia, come accade se c'è una macchina amministrativa che non funziona”.
Anche questo dovrà fare il nuovo sindaco, cercare cioè di snellire quei processi lenti e tortuosi che frenano lo sviluppo e allontanano i giovani dalla città. A seguire gli altri interventi. Da Lucia Cittadino (Lista Guarascio Sindaco) che ha elogiato il lavoro e le attività di Ala, a Caterina Destino (PD) che ha ricordato di essere stata vittima della criminalità. Quindi, Claudio Cavaliere (Lista Guarascio Sindaco), per il quale "Il compito del sindaco è amministrare bene, perché solo così si allontana la mafia dal Comune, facendo prevalere la meritocrazia".
E ancora, Ilaria Cucè (Lista Guarascio Sindaco), giovane candidata che “vuole rimanere a Lamezia senza dover lasciare la propria città e impegnandosi per migliorare”. Valentina De Grazia del PD che ha portato la testimonianza del lavoro encomiabile svolto attraverso l'esperienza di Civico Trame e dell'attenzione dei giovani alle tematiche dell'antimafia. Testimonianza diretta quella dell'imprenditore Ettore Materazzo che ha esortato a scegliere se stare dalla parte dello Stato o dell'antistato, in un territorio dove purtroppo spesso ci si imbatte in un ambiente impregnato di cultura mafiosa.
Altri contributi sono arrivati da Gioacchino Tavella (PD) per il quale “fin quando ci sarà qualcuno che è sotto scorta, vorrà dire che ancora la criminalità non è stata debellata”. Rimarcando tuttavia che esperienze come quelle di Ala sono uno strumento importante di difesa. Armando Caputo, presidente di Ala, si è soffermato sul compito non certo agevole del nuovo sindaco che avrà “un ruolo duro da svolgere” perché negli ultimi, a livello politico, la città non ha dato nessun segnale di cambiamento. Va bene quello già fatto da Ala, ma bisogna lavorare ancora di più nelle scuole e fra i giovani. Ketty Riolo (Lista Guarascio Sindaco) ha elogiato il lavoro di Ala perché “la città è rinata” e bisogna respingere sempre le logiche che favoriscono la clientela.
Infine, il candidato a sindaco Eugenio Guarascio che non ha esitato a rafforzare il concetto di legalità e trasparenza. “Fin da quando ho intrapreso l'attività di imprenditore ho avuto come obiettivo la legalità nel mio lavoro; respingendo anche con atti concreti tentativi di intimidazioni e vessazioni, costituendomi parte civile in processi andati avanti fino alla Cassazione. Ringrazio l'Ala per il suo lavoro, al quale peraltro mi sono associato fin dall’inizio. Questa è una città difficile ma bisogna schierarsi dalla parte della legalità. In queste ore - ha sottolineato Guarascio - mi sembra di vivere in un posto surreale dove alcuni miei competitor, che conoscete bene, sembrano cadere dalle nuvole come se lo scioglimento comunale per mafia fosse una cosa normale. Dobbiamo ridare fiducia e riportare la legalità”.