Uccisa, avvolta in un telo e lasciata in una roulotte per mesi, arrestato il fidanzato

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Una relazione conflittuale il movente dell’omicidio di Chiara Corrado. Questo pomeriggio i Carabinieri di Lucca hanno eseguito a San Nicola Arcella un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Procura della Repubblica locale, nei confronti di Graziano Zangari, 46enne calabrese, che lavorava come operaio in una ditta edile a Viareggio.

L’uomo, ascoltato per ore dai militari, dopo il ritrovamento della vittima in avanzato stato di decomposizione (QUI), dovrà rispondere dell’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

I due pare avessero una relazione burrascosa, e della donna si erano perse le tracce da mesi. Fino al macabro ritrovamento del cadavere in una roulotte in campagna, nel lucchese.

Dal primo accertamento è subito emersa una frattura cranica, dovuta forse a un corpo contundete, possibile causa del decesso. Il cadavere era poi stato nascosto in un telo di plastica sigillato con del nastro adesivo. L’uomo le avrebbe legato mani e collo con alcune corde, poi avrebbe chiuso la porta della roulotte con un lucchetto e sigillato le finestre con del nastro adesivo.

All’interno del box usato da Zangari, i militari hanno poi trovato in un sacco delle corde e dei guanti del tutto simili a quelli presenti nella roulotte, oltre a ad un cuscino intriso di sangue e vari oggetti ed indumenti femminili.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lucca e condotte dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo e della Compagnia di Viareggio, supportati dalla Sezione investigazioni scientifiche, hanno quindi consentito di identificare la vittima sul cui corpo sono stati riscontrati elementi distintivi e di risalire al presunto autore dell’efferato delitto, avvenuto presumibilmente tra la fine di luglio e la prima metà dello scorso mese di agosto.