Evasione e fallimenti di coop, 34 arresti. Fermato commercialista calabrese

Reggio Calabria Cronaca

Sono accusati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per oltre 3 milioni di euro attraverso 20 società cooperative ed una Srl, ma anche di occultamento e distruzione di documenti contabili, bancarotta per distrazione (per un totale di oltre 15 milioni di euro) in riferimento ad altre 12 coop fallite: parliamo di 34 persone indagate in una vasta operazione della Guardia di finanza di Como, con la collaborazione degli agenti della Squadra mobile di Milano.

Sono stati loro a eseguire le ordinanze cautelari nei confronti dei convolti, dei quali alcuni sono accusati anche di turbativa per due gare pubbliche indette dal Comune di Como per l’affidamento in concessione di due lidi sul lago.

22 i destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre 12 sono finiti ai domiciliari. Tra gli arrestati c’è anche un calabrese: Massimiliano Ficarra, commercialista con studio a Gioia Tauro che, stando all’accusa, avrebbe curato le scritture contabili di società riferibili alla nota famiglia Piromalli; e Cesare Giovanni Pravisano, ex funzionario della banca Commercio ed Industria del capoluogo lombardo.

Un altro degli arrestati è stato raggiunto a Bucarest, si tratta di Mario Rattaggi, un italiano che è stato fermato dalla polizia locale, in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo richiesto dalla procura nell'ambito dell'indagine “Nuovo Mondo”.

La localizzazione e la cattura dell’uomo sono state possibili grazie alla collaborazione nelle ricerche da parte della Finanza, Polizia e del Servizio per la Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Rattaggi, indagato per i fallimenti di alcune cooperative, è ritenuto un prestanome di due dei principali indagati e per gli inquirenti avrebbe prestato la propria opera, nel triennio dal 2016 al 2018, come amministratore di diritto di alcune coop, di fatto gestite dai due e successivamente portate al fallimento. L’arrestato è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria romena in attesa del provvedimento di estradizione in Italia.