In duemila a Vibo per dire no alla ‘ndrangheta e dire grazie a carabinieri e magistrati
Oltre duemila persone, secondo gli organizzatori, si sono presentati uniti, stamani, a Vibo Valentia per dare corpo alla manifestazione sulla legalità voluta da Libera. Una sorta di “Cento Passi” in versione calabrese, com’è l’ha battezzata alla vigilia la stessa associazione di Don Ciotti (QUI).
Una passeggiata per la legalità alla vigilia di Natale per rappresentare, la popolazione locale, il proprio ringraziamento a forze dell’ordine e magistratura dopo il blitz Rinascita Scott (QUI) che ha inferto un duro colpo alla ‘ndrangheta vibonese coinvolgendo, in oltre 300 arresti, anche pezzi di politica e pubblica amministrazione (QUI).
Il corteo si è dato appuntamento alle 10 in piazza San Leoluca del capoluogo e si è poi incamminato lungo la città facendo tappa davanti al palazzo del Tribunale per poi giungere alla meta prefissata: il Comando Provinciale dei Carabinieri.
È qui che i presenti hanno testimoniato la loro vicinanza e il loro ringraziamento all’Arma che - impegnata nell’operazione con un imponente numero di uomini, circa tremila - ha così portato a termine un lavoro enorme, coordinata dalla Dda di Catanzaro con a capo il procuratore Nicola Gratteri.
Presenti tra gli altri, ovvero tra i normali cittadini, anche amministratori, esponenti politici, istituzioni e sigle sindacali. Tra questi anche il nuovo procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo che ha ribadito come la città subisca da troppo tempo la pressione della criminalità organizzata.
E la presenza massiccia di gente alla manifestazione “mi rincuora” ha aggiunto il magistrato invitando i calabesi a denunciare e ricordandogli come adesso sia “il momento di cambiare registro”. Un invito, quest’ultimo, indirizzato anche alla politica che per Falvo “Deve passare dalle parole ai fatti”.