Attacco a Gratteri, Gigliotti (Csm): “Aprire pratica a tutela del pm”
Il consigliere del Csm, Fulvio Gigliotti, ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di aprire una pratica a tutela procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri per le accuse mossegli della parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio in relazione alla maxi operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato a 334 arresti (QUI).
La deputata aveva affidato a Facebook il proprio dissenso nei confronti dell’operazione definita solo uno “show” per “colpire mille per non colpire nessuno”. Il commento non era piaciuto al partito della Bossio tanto che il Pd ne ha preso le distanze e per questo motivo la deputato aveva poi cancellato il commento dal profilo.
Gigliotti, nella sua richiesta, ha messo in evidenza che la dichiarazione della parlamentare “attribuendo ad una operazione articolata, delicata e complessa finalità asseritamente politiche, rischia di minare seriamente la credibilità della funzione giudiziaria, anche in ragione della particolare posizione istituzionale rappresentativa di chi la ha espressa”.
Per questo motivo ha chiesto di aprire la pratica a tutela al Comitato di presidenza del Csm, che tornerà a riunirsi l’8 gennaio dopo la pausa per le festività.
Intanto, lo scorso 27 dicembre, i giudici di Area, il principale gruppo di consiglieri togati al Csm, hanno chiesto l’apertura di una pratica su Otello Lupacchini in Prima commissione competente sui trasferimenti d’ufficio dei magistrati per incompatibilità ambientale e funzionale, giudicando “allarmanti” le dichiarazioni rese dal Procuratore in una intervista ad una emittente televisiva a diffusione nazionale (QUI).