Federproprietà Crotone: “variante megalotto della SS 106 non è sicura, va rivista”

Crotone Infrastrutture

Dopo l’elezione del nuovo governatore regionale, Jole Santelli e il rinnovo del Consiglio stesso, il presidente di Federproprietà Crotone Luigi Macrillò, interviene per auspicare “un’inversione di tendenza della nuova politica regionale verso l’intero territorio crotonese. Dopo anni difficili, durante i quali tutti gli obiettivi prefissati sono andati disillusi, - ricalca Macrillò -permangono problemi e disagi che si estendono su tutto il territorio provinciale. La recente campagna elettorale, come sempre è stata densa di contenuti, di buoni propositi e forse come non mai, incentrata alla risoluzione di quelli che sono i problemi cronici del territorio”.

“Le sfide che attendono il presidente Santelli e la sua nuova Giunta, - avanza la nota - sono tante e dense di ostacoli ma bisogna credere con determinazione che una soluzione è possibile trovarla. Attenzione particolare dovrà essere rivolta al comparto dell’agricoltura, oggi più che mai in crisi, del turismo, delle politiche ambientali e di risanamento dei siti contaminati e soprattutto dei servizi sociali con il contrasto alla povertà sempre crescente nel nostro territorio con un occhio di riguardo verso un tema da sempre sensibilizzato dalla Federprorpietà Crotone, vale a dire la messa in sicurezza e l’ammodernamento degli alloggi popolari e di tutti i quartieri nei quali essi sorgono”.

“Come sempre, Federproprietà sarà promotrice di idee e progettazione, nel solo interesse dei cittadini del crotonese”. Ritornando alla discussione sul progetto della variante al megalotto della SS 106, anche Macrillò sostiene che, “come dibattuto in questi ultimi giorni da associazioni e forze politiche, sarebbe un vero dramma isolare i comuni costieri del territorio crotonese, in particolar modo Isola e Cutro. Inoltre si rischierebbe di penalizzare l’unica infrastruttura attualmente funzionante dell’intero territorio provinciale, vale a dire l’aeroporto di S’Anna – Crotone”.

“Per anni, gli addetti ai lavori, hanno addebitato alla precarietà delle nostre strade, in particolare la Statale Jonica, la perdita continua di affluenze turistiche nel nostro territorio per non parlare dell’altissima pericolosità della stessa che ha messo fine a decine di vite umane. Purtroppo, - continua Macrillò - è ingiusto e sbagliato quanto affermato da qualcuno, secondo il quale i recenti lavori di manutenzione e messa in sicurezza dell’arteria che da Crotone porta al bivio di Steccato di Cutro, abbia garantito all’arteria uno stato di massima sicurezza”.

“L’arteria continua a presentare lunghi tratti di pericolosità e criticità ed è giusto in questo frangente interrogarsi sugli eventuali progetti e su chi dovrà sostenerne i costi, - conclude - per creare le cosiddette bretelle che colleghino i centri costieri del crotenese, Isola e Cutro, con il megalotto che dalla loc. Passovecchio porta a Simeri Crichi”.