Omicidio davanti al Bar Moka, rinviati a giudizio nonno e nipote
Rinvio a giudizio per Giuseppe Cortese e suo nonno Francesco Pezziniti. È la decisione del Gup di Crotone, Romina Rizzo, nei confronti dei due familiari ritenuti responsabili dell’omicidio di Stefano D’Arca (QUI), avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 marzo dell’anno scorso, sotto i portici di via Regina Margherita del capoluogo (QUI). Il giudice per le udienze preliminari ha poi stabilito nella data del prossimo 28 maggio per l’inizio del processo davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro.
Sarà il collegio giudicante ad accertare in primo grado le eventuali responsabilità di Cortese e Pezziniti nel fatto di sangue avvenuto proprio davanti a uno dei bar più conosciuti in città.
Subito dopo l’arresto, i due imputati hanno raccontato di una lite avvenuta tra Cortese e D’Arca e scoppiata dopo un danneggiamento da parte della vittima.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, subito dopo l’alterco il giovane si sarebbe recato nell’albergo gestito dal nonno per recuperare una pistola e insieme a lui si sarebbe poi recato da Stefano D’Arca. Sempre in base alla tesi dell’accusa, in un pochi secondi il nonno avrebbe strappato la pistola dalle mani del nipote e fatto fuoco, colpendo mortalmente D’Arca (QUI).