Omicidio D’Arca, condanne confermate in Appello: la difesa ricorrerà in Cassazione
Sono state sostanzialmente confermate le condanne per l'omicidio di Stefano D'Arca (QUI), ucciso a colpi di pistola in pieno centro a Crotone l'8 marzo del 2019.
A distanza di quattro anni dai fatti, la Corte d'Appello di Catanzaro ha difatti confermato i 15 anni e 7 mesi di reclusione per Francesco Pezziniti, settantanovenne, ed 11 anni per Giuseppe Cortese, trentunenne: condanna, quest'ultima, ridotta di 4 mesi a seguito del riconoscimento delle attenuanti generiche e della provocazione.
Secondo quanto ricostruito, infatti, la vittima, pregiudicata e già nota alle forze dell'ordine, forse ubriaca, avrebbe avuto una discussione all'interno del noto Bar Moka, finendo per danneggiare dei suppellettili e parte dell'arredo del locale.
Inutili i tentativi di riportare alla calma: il reoconfesso Pezziniti (QUI) avrebbe prelevato una pistola (risultata poi essere detenuta abusivamente), e dopo aver allontanato D'Arca dall'interno del bar avrebbe esploso sette colpi, cinque dei quali lo raggiunsero al petto.
D'Arca spirò poco dopo in ospedale: furono gli stessi proprietari del bar a chiamare la Polizia ed il 118, dichiarando fin da subito di aver sparato per difesa. A seguito della conferma delle condanne i legali dei due imputati ha annunciato il ricorso in Cassazione.