Spacciato per sanificante e venduto in tutta Crotone: scatta il sequestro
Venduto come prodotto per la sanificazione ma senza riportare in etichetta l’autorizzazione prevista e rilasciata dal Ministero della Salute.
Questo quanto contesta la Procura di Crotone ad un’azienda del posto che lo realizza e commercializza, e che oggi si è vista sequestrare tutti i beni strumentali per la produzione presenti nel proprio stabilimento, ubicato nel capoluogo pitagorico, ma anche tutta la merce già immessa in vendita e pronta anche per essere venduta in altre regioni d’Italia.
La misura è stata eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, coordinati dal Colonnello Emilio Fiora e diretti dalla Procura, che stanno dando corso ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale locale.
Le Fiamme Gialle, sin dal mese di marzo, hanno avviato un’attività investigativa finalizzata al contrasto degli illeciti in violazione delle misure governative emanate per il contenimento del contagio da Covid-19.
Le indagini, partite dai controlli svolti dalle pattuglie in servizio di controllo economico del territorio, per far fronte alle numerose richieste di intervento e segnalazioni pervenute al 117, hanno consentito di individuare, in vendita presso vari negozi di Crotone questa tipologia di prodotto.
Dei successivi approfondimenti investigativi, diretti dal Procuratore Capo Giuseppe Capoccia e del Sostituto Gianpiero Golluccio, hanno però portato a scoprire una presunta frode nell’esercizio del commercio da parte dell’azienda, attiva nel settore della produzione e vendita di prodotti chimici per la pulizia.
In base a quanto accertato il rappresentante legale della ditta è stato così indagato per frode nell’esercizio del commercio ed il Gip del Tribunale, Romina Rizzo, ha quindi disposto la misura preventiva.