Conclusa l’esperienza di “Rivivi l’Estate”, il campo estivo a Chiaravalle
Oltre quaranta bambini e sei operatori per un progetto pilota nel Mezzogiorno d’Italia. Il Comune di Chiaravalle, infatti, è stato tra i primi nel Paese del post lockdown a pensare alla “ricostruzione” di un tessuto sociale fatto di relazioni extra familiari. Soprattutto tra i più piccoli sacrificati nella spontaneità dei loro rapporti alimentati dalla quotidianità scolastica e sportiva, costretta allo stop dalle misure di contenimento della pandemia. Con la professionalità, la passione e l’impegno degli operatori del Centro calabrese di Solidarietà, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mimmo Donato ha costruito con successo il progetto “Rivivi l’Estate”, un campo estivo rimasto aperto tutti i giorni dalle 17 alle 19 dal 6 luglio fino a questo pomeriggio.
I pomeriggi al campo sportivo di Chiaravalle sono stati animati con grande entusiasmo da Simona Caputo, Nadia Clasadonte, Giusy Garieri, Antonio Manno, Caterina Mellace, Massimo Sestito, affidati al responsabile del progetto Andrea Romano, e la pedagogista del CCS, Cristina Marino.
Quarantaquattro bambini (suddivisi in due fasce tra 6-11 e 12-17 anni) non solo hanno potuto giocare all’aperto - tra partite di pallone, corse, attività e danze, laboratori ludico-creativi e individuali-sportivi - e divertirsi (mantenendo le indicazioni di sicurezza predisposte dai DPCM in materia di prevenzione e contenimento del covid 19), ma attraverso queste attività hanno potuto affrontare un sereno percorso di ricostruzione dei rapporti relazionali, riconquistando spazi di spensieratezza, deteriorati dall’isolamento dei mesi scorsi.
I genitori, ai quali era stata chiesta collaborazione attraverso la sigla di un vero e proprio “patto di responsabilità reciproca”, hanno risposto con grande entusiasmo dichiarandosi soddisfatti delle modalità di partecipazione e del perseguimento del’obiettivo sociale raggiunto.
“Abbiamo raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissati con grande soddisfazione di tutti – hanno dichiarato il sindaco Mimmo Donato e l’assessore Bruno Santoro – siamo davvero felici della partecipazione che c’è stata, del coinvolgimento, dell’operato del CCS su cui non avevamo dubbi. Con orgoglio diciamo che siamo stati tra i primi in Italia ad avviare l’esperienza dei campi estivi con le finalità di riconquistare gli spazi di socialità preclusi anche per aiutare i più piccoli nel percorso che li riporta a scuola. Una stupenda esperienza che continuerà in altre forme”.
“Ho molto apprezzato la lungimiranza dell'Amministrazione Comunale che si è attivata per realizzare un'iniziativa pedagogica di enorme valore per la Comunità di Chiaravalle – ha affermato Cristina Marino -. Puntare sul benessere familiare dovrebbe essere un obiettivo prioritario di tutte le Amministrazioni, che hanno a cuore i territori. Mi auguro che i buoni risultati raggiunti a Chiaravalle spingano nel potenziamento di iniziative così significative”.