Malfunzionamenti impianti di depurazione, incontro alla Capitaneria di porto
Monitorare le acque di scarico anche nei mesi invernali quando sono più frequenti i fenomeni torrentizi legati alle piogge stagionali. È emerso nel corso di una riunione che si è svolta nei locali Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, con i sindaci dei Comuni di Paola e Fuscaldo e con i direttori tecnici delle società di gestione e manutenzione dei relativi impianti di depurazione, oltre che al direttore del dipartimento Arpacal di Cosenza.
È infatti emerso che su 36 Comuni rivieraschi insistenti sul litorale del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina emergono disomogeneità dei sistemi di depurazione che potrebbero essere armonizzate in modo da poter avere una depurazione dei reflui collettati quanto più rispondente ai parametri dell’attuale quadro normativo.
Nel corso della riunione è poi emerso che la regione è sprovvista di centri per la raccolta ed il trattamento dei fanghi prodotti dal ciclo stesso di depurazione. L’incontro è servito per approfondire le dinamiche che hanno causato l’inquinamento marino lungo il tratto di costa a Sud della provincia di Cosenza. Ed è servito a delineare possibili interventi di natura tecnica che evitino il ripetersi di simili fenomeni che hanno provocato negative ripercussioni anche sul turismo.
La questione di questi ultimi giorni è da ricercarsi nella massiccia presenza di non residenti che ha provocato un eccesso di liquami collettati nell’impianto di Fuscaldo collegato anche al malfunzionamento di una parte dell’impianto stesso.
All’incontro ha partecipato l’ammiraglio Caligiore, capo del reparto ambientale marino della Guardia Costiera, su espressa delega del Ministro dell’ambiente, generale Sergio Costa; il comandante della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, capitano di fregata Giuseppe Spera; ed il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Cetraro, Tenente di Vascello Antonino Saladino.