Armonie d’arte festival: magiche suggestioni con “Ilio Brucia” della compagnia Anagoor
Anche il vento si è fermato la scorsa sera a Scolacium per lasciare spazio ai versi di Virgilio e creare una dimensione senza tempo, da brividi.
In scena, per Armonie d'Arte Festival, la compagnia Anagoor con “MMXX / LIBER SECUNDUS - Ilio Brucia”, con la regia di Simone Derai: una performance dalla struttura inedita ispirata al secondo libro dell’Eneide, uno dei passi più violenti della letteratura mondiale.
Sul palco uno straordinario Marco Menegoni che per novanta minuti ha recitato a perdifiato in latino, accompagnato dal ritmo incessante del beat elettronico di Mauro Martinuz, dando voce e corpo ad una lingua morta che non è mai stata così viva, in cui permane memoria dell’incendio di Troia, dello sterminio di un popolo, della fuga per mare. Anagoor elabora uno spettacolo che cattura e rapisce i presenti e inchioda sul riconoscimento che il canone antico da sempre conserva e trasmette non solo bellezza, ma anche descrizione esplicita del genocidio.
Guardare indietro per illuminare aspetti che non conosciamo, leggendo il passato in modo diverso e abbattere alcuni pregiudizi: questo l'obiettivo di un lavoro che colpisce al cuore e va nel segno. Ad esempio? Il canone classico è sempre stato considerato un trasmettitore di ordine e bellezza, senso della proporzione ed eleganza. Virgilio è uno dei massimi poeti della forma ma lascia pagine di dolore estremo, un urlo indicibile, il secondo libro dell'Eneide è, infatti, la la descrizione di uno sterminio.
Le scelte artistiche del direttore di Armonie d'Arte Festival, Chiara Giordano, continuano a travolgere e ad incontrare il gradimento del pubblico.
Tutti straordinariamente coinvolti, anche gli artisti che chiedono di tornare a gran voce sul palco speciale di Scolacium e nell'atmosfera di Armonie d'Arte Festival e dichiarano di provare qui emozioni indimenticabili.