Armonie d’Arte: stasera l’étoile Alessandra Ferri al Parco Scolacium
Il suo modo di esprimersi è un messaggio di intensità e di forza unico, in una sintonia mirabile tra corpo, musica, emozione. Talento conclamato dall’adolescenza, baby ballerina migrata dalla Scala al Royal Ballet londinese all’American Ballet Theatre, su invito di Mikhail Baryshnikov, non è riuscita a lasciare il palcoscenico, a mettere un punto alla sua carriera folgorante e, dopo aver detto addio alle scarpette, è tornata con entusiasmo rinnovato a sedurre le platee nella sua maturità appassionata, affidandosi a coreografi top class, e restando a tutt’oggi una eterna, toccante Giulietta, per sempre.
Stasera, alle ore 22, sul palco di Scolacium si esibirà l'étoile Alessandra Ferri. Per Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, la prima ballerina ha ideato una produzione speciale, con titoli e danzatori di habitat inglese e con musicisti italiani, con un partner di alta classe come il connazionale Federico Bonelli e con tre giovani artisti classico-contemporanei, Giacomo Rovero, James Pett e Jordan James Bridge. Lo spettacolo “Corpus Anima”, accompagnato da il quintetto guidato dal primo violino Alessandro Quarta, è su misura per il Parco Archeologico Nazionale Scolacium, immerso nelle suggestioni che un luogo tanto evocativo emana e proietta intorno a sé, è uno spazio di creatività fluida e generosa, grazie al potere del corpo danzante e al fascino della musica, che sorregge e dà respiro ai generosi artisti in scena.
“L'idea dello spettacolo - racconta Alessandra Ferri - è nata proprio da Chiara Giordano che mi ha chiesto di realizzare un lavoro per Armonie d'Arte Festival perché voleva assolutamente portare avanti l'edizione 2020 per diffondere un messaggio positivo, di ripresa. Non è stata facile la preparazione ma abbiamo creato uno spettacolo molto intimo dove, come indica il titolo, anima e corpo si fondono per esprimere l'amore in tutte le sue sfaccettature. E' un sogno, un viaggio ipnotico nel corpo e nell'anima. Nonostante il periodo particolare, dobbiamo continuare a nutrici di bellezza, a far vivere la cultura. Non possiamo farci spegnere.”