Caos commissariamento, il premier Conte: “Mi assumo tutta la responsabilità”
Tre designazioni in 10 giorni. Gaffe in diretta Tv, siluramenti e dimissioni spontanee. Il tema del commissariamento in Calabria diventa il punto focale dell’intervista che il premier Giuseppe Conte ha rilasciato al Corriere della sera.
Nel corso del colloquio con la giornalista, Conte si assume tutta la responsabilità di quanto è successo in questi ultimi giorno. Ammette i passi falsi commessi, confermando che non c’è alcuna crisi di governo, dal momento che “il percorso è stato condiviso con tutti i ministri” e spera di trovare a stretto giro un nome che possa assumere l’incarico.
E poi l’assunzione di responsabilità, “non solo del fatto che la designazione di Gaudio non sia andata a buon fine, ma anche delle precedenti designazioni”, ha detto Conte. Parla di Saverio Cotticelli, l’ex commissario che ha scoperto in diretta tv di dover redigere il piano Covid, “si è scoperto essere in difficoltà in quel ruolo e anzi mi dispiace che si sia scoperto così tardi”. (QUI)
E si dice dispiaciuto anche per la nomina di Giuseppe Zuccatelli, l’uomo scelto dal ministro della salute Roberto Speranza, costretto a dimettersi dopo la gaffe delle mascherine che a suo dire non servirebbero a nulla. (QUI) “Gestisco tanti dossier – dice al Corriere Conte - non ho la possibilità di effettuare controlli nel dettaglio, ma è evidente che le responsabilità non possono che ricadere prioritariamente su di me, se coinvolgono il governo”.
Nessuna tensione dunque con il ministro Speranza, anche alla luce del profilo di “assoluta competenza” di Zuccatelli, poi “minata” dal video sulle mascherine su cui il premier si sofferma, “dichiarazioni inappropriate che hanno aperto una ferita con la comunità calabrese”.
Per risolvere l’enigma commissariamento Conte si era affidato a Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza, peccato che Gaudio abbia rifiutato l’offerta per non minare i rapporti familiari, dato che la moglie ha espresso il desiderio di non trasferirsi a Catanzaro. (QUI)
E se il commissario ancora non si trova, Conte parla di “svolta immediata” quella che oggi porterà in Calabria Gino Strada, fondatore di Emergency. Nessun ruolo di commissario per Strada, che come sappiamo gestirà in accordo con la Protezione civile ospedali da campo, triage e Hotel Covid in Calabria. “Nei tanti colloqui di questi giorni non ha mai dichiarato di essere interessato a questo profilo e io non gliel’ho mai proposto, ritenendo non fosse interessato a trasferirsi in Calabria per ripianare la voragine dei conti”, ha detto Conte al Corriere. (QUI)