‘Ndrangheta. Sigilli per una nota pescheria reggina: imprenditore ritenuto vicino ai De Stefano

Reggio Calabria Cronaca

Un duro colpo è stato inferto dal personale della Divisione Polizia Anticrimine di Reggio Calabria ai beni del giovane imprenditore reggino Alfonso Molinetti, di 25 anni, ritenuto affiliato alla ndrangheta locale e in particolare alla cosca De Stefano.

Gli agenti della Questura reggina hanno infatti dato esecuzione nella giornata di oggi a un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, che li ha portati ad affiggere i sigilli alla società “Ittica Meditteranea S.R.L.S.” con sede in Reggio Calabria e a sequestrare l’intero capitale sociale e patrimonio aziendale, alla quale si riconduce l’esercizio commerciale denominato “Pescheria Del Viale” sito in questo Centro al Viale Aldo Moro nr. 77.

La Pescheria, oltre al commercio al dettaglio, avrebbe rifornito all’ingrosso altri esercizi locali avvalendosi del metodo mafioso e dell’intimidazione data dall’appartenenza alla cosca.

È stato, altresì, predisposto il sequestro di tutti i conti correnti riferibili al Molinetti e ai familiari conviventi.

LE INDAGINI

Il provvedimento sarebbe scaturito dalle indagini patrimoniali, anche di natura bancaria e finanziaria, poste in essere nei confronti di Molinetti che avrebbero consentito di accertare la sproporzione tra i redditi dichiarati e quanto realmente accumulato grazie alle attività criminali perpetrate negli anni.

Il giovane imprenditore era già stato raggiunto da un’Ordinanza di Misura Cautelare emessa, lo scorso 15 giugno dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito del procedimento penale scaturito dall'Operazione della locale Squadra Mobile, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, convenzionalmente denominata “MALEFIX” che ha interessato diversi soggetti ritenuti affiliati alle cosche De Stefano-Tegano e Libri, responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione e detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria e sul territorio nazionale ed estero.