Covid, il Tar sospende la chiusura delle scuole in Calabria
Il Tar di Catanzaro ha sospeso l'ordinanza con cui il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì aveva disposto, dal 16 al 28 novembre, la sospensione della didattica anche delle scuole materne, elementari e medie (limitatamente alla prima classe) escluse dalle chiusure previste dal Dpcm del premier Conte.
Per i giudici amministrativi esiste il “il requisito del 'periculum' avuto riguardo in particolare al grave pregiudizio educativo, formativo ed apprendimentale ricadente" sui ragazzi.
L'istruttoria a base dell'ordinanza regionale, secondo la il Tar, è stata redatta "senza certezza del nesso di causalità intercorrente fra lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e il verificarsi dei contagi, stante anche l'assenza di interlocuzioni con gli Istituti Scolastici (ritenuti tutti allo stesso modo luoghi in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è 'complicato').
L'istruttoria, che si basa “su presupposti cronologicamente non lontani da quelli del Dpcm e dal successivo inserimento della Calabria in zona rossa”, nel disporre una chiusura generale, “senza discriminazione alcuna fra differenti situazioni locali o parti di territorio diverse, delle attività didattiche in presenza senza una almeno verosimile indicazione di coefficienti e/o percentuali di contagio riferibili ad alunni e operatori scolastici ma esclusivamente sulla base della mera rappresentazione della 'connessa ai numerosi contagi di studenti e operatori scolastici'".