Regionali, Giudiceandrea (Pd) porge la mano a Tansi: “Diventiamo un fronte unico”
Scrive una lettera indirizzata a Carlo Tansi il coordinatore del forum Pd Cosenza, Giuseppe Giudiceandrea. E nella missiva il rappresentate del Partito democratico chiede a Tansi di “partecipare al tavolo per creare insieme una coalizione e scegliere, insieme, il nome del candidato governatore e dei componenti delle liste, futuri consiglieri regionali”.
“Te lo chiedo - scrive il coordinatore - proprio per fugare tutti i tuoi dubbi, a partire dalla tua, comprensibile, preoccupazione nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste (LEGGI). Se diventiamo un unico fronte comune volto a combattere questa destra, ognuno di noi sarà felicissimo di sostenere le liste e i candidati che vorrà contribuendo all’elezione non più di uno solo, ma di molti delle tue tre liste”.
Richiesta che arriva all’indomani della volontà di Tansi di “correre da solo alle prossime Regionali (QUI) – scrive Giudiceandrea - in una riedizione di quanto già visto non più di nove mesi fa, seguendo delle spinte eccentriche, le tre liste facenti capo al già ottimo commissario della Protezione civile calabrese, al tempo nominato dal centrosinistra unito, correrebbero senza l’aiuto degli altri partiti e movimenti di centrosinistra ed al contempo il centrosinistra calabrese sarebbe così monco di un suo naturale alleato”.
“Il senso di responsabilità che ti riconosco non credo possa permetterti fughe “in solitaria” che avrebbero (e tu ed io lo sappiamo bene), il solo fine di consegnare, di nuovo, la Calabria alla destra più becera che l'Italia ha conosciuto dopo il Ventennio”, prosegue il coordinatore che scrive poi di comprendere “tutte le ragioni che ti hanno portato a non sedere, con tutti noi, al tavolo che mette insieme il centrosinistra e le anime dei movimenti civici, ma permettimi di non riuscire a giustificarle, perché è quello il tuo posto: insieme a noi per cambiare la Calabria. Per renderla migliore rispetto al passato. E non venirmi a dire che l’insieme delle anime della sinistra calabrese non stia lavorando con passione da più di un anno ad innovare, ringiovanire, migliorare dall’interno la squadra e le liste che la compongono”.
“Al netto degli innegabili errori, anche recenti, il Partito democratico ad esempio, ha cercato e sta tentando con enorme sforzo un’operazione di disincrostazione e di rinnovamento innegabili. Lontani dalle vecchie liturgie che vedevano forgiarsi liste ed eligendi nei salotti di qualche casa privata anziché nelle federazioni, i commissari stanno riportando di moda persino in Calabria il termine concertazione, perché la concertazione è diventata parola d'ordine e non più parola vuota”, conclude il coordinatore Pd.