Regionali. Irto rinuncia alla candidatura con il Pd: “Non ci sono le condizioni”
Nicola Irto, l’uomo scelto dal Pd come candidato alla presidenza della Regione Calabria (QUI), ha fatto un passo indietro.
Esprimendo chiaramente il suo disappunto per le decisioni intraprese dal suo partito e dagli alleati di centrosinistra, Irto ha deciso di rinunciare alla candidatura e lo ha fatto in una dettagliata intervista con Susanna Turco de L’Espresso.
“Ho dovuto prendere atto che non ci sono le condizioni per andare avanti e l’ho scritto ad Enrico Letta”, ha dichiarato Irto, che ha precisato: “Per mesi ho lavorato al mio programma di governo per cambiare la Calabria, coinvolgendo giovani, società civile, imprenditori, mondo universitario”.
Un lavoro, che a quanto traspare nell’intervista, non sarebbe stato “appoggiato” dal partito che - a dire di Irto - un “bel programma” per queste regionali non lo avrebbe.
“È proprio questo che non ho visto. E neanche si sono fatti passi avanti con le forze che dovrebbero esser alleate del Pd a livello nazionale” ha affermato l’ormai ex candidato.
“Da mesi il confronto politico resta avvitato su se stesso: parlano tutti di coalizione prescindendo dai programmi”, precisa Irto, che avanza: “la Calabria è allo stremo, per gli atavici problemi strutturali e per l’ulteriore anno di pandemia, eppure sembra non importare a nessuno”.
Irto accusa inoltre il suo partito di “perdere tempo” e di “lasciare terreno alla destra e a De Magistris”.
Per il politico calabrese “è inaccettabile perdere altro tempo e credibilità per mediare sulle primarie. E - chiosa -non stiamo neanche parlando di una coalizione omogenea sul territorio nazionale: tutt'altro, mi pare”.
Da qui dunque la decisione di rinunciare all’incarico e la richiesta a Enrico Letta di “trovare una soluzione per non continuare a svilire la dignità degli elettori e dei militanti del Pd in Calabria”.