Regionali. Tansi chiude in polemica con il Pd: “non voglio essere complice de PDiota ”
In vista delle prossime elezioni Regionali, il fondatore del Movimento “Tesoro Calabria”, Carlo Tansi, chiarisce che “non vuole avere nulla a che fare con il PD” e, a quanto pare, preferisce scendere in campo percorrendo la sua strada.
La decisione è stata confermata dopo che l’ex capo della Protezione civile regionale ha preso parte nella serata di ieri al secondo tavolo di confronto del centrosinistra.
Al tavolo, oltre a Tansi, hanno partecipato le forze della coalizione di maggioranza che sostiene il governo nazionale, come Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Articolo 1, altre forze tradizionali di centrosinistra come Partito socialista e Verdi, e vari movimenti di estrazione civica tra cui le Sardine e Calabria Aperta.
La riunione, convocata dal commissario del Pd calabrese Stefano Graziano, si è svolta in modalità online per il rispetto delle misure anti Covid 19 e si è conclusa a tarda notte ma Tansi ha bloccato molto tempo prima il confronto, chiudendo in polemica con il Pd.
Dopo essersi rifiutato di partecipare al primo tavolo, a questa seconda riunione Carlo Tansi ha fatto la sua “comparsa” ma subito dopo aver interrotto si è “sfogato” sui social senza risparmiare parole al veleno soprattutto contro il commissario Graziano.
«Ho lasciato il tavolo di confronto appena aperto perché non voglio essere complice de PDiota Mario Merola e del suo put (partito unico della torta, ndr) che vogliono chiaramente lo sfacelo della Calabria», si legge nel post di Carlo Tansi.
Nei giorni scorsi, Tansi aveva già anticipato che non avrebbe partecipato al tavolo di confronto perché, nell'idea dell'ex capo della protezione civile e del suo movimento, deve essere lui a guidare la corsa alla Cittadella nelle elezioni del 14 febbraio prossimo.